Cronaca

consorzio acquedottistico

TRASACCO:PROBLEMI IDRICI

– Si rompono due pompe nel campo di Trasacco che approvvigiona il sistema acquedottistico “Trasacco Rio Sonno”.
Quanto accaduto, in questo particolare periodo stagionale in cui le sorgenti sono al minimo della risorsa disponibile, ha compromesso
il corretto approvvigionamento idrico per i Comuni di Luco dei Marsi, Avezzano, Capistrello, Magliano de' Marsi e Scurcola Marsicana.
Ieri mattina sono iniziate le operazioni di estrazione della colonna dal pozzo da parte dei tecnici del Cam per la sostituzione di una
delle due elettropompe rotte.
L’altra sarà sostituita oggi ripetendo la stessa operazione.

di pangrazio gianni 090414 rep 01

LA CASA DI VETRO DI DI PANGRAZIO

“La favola della casa di vetro che Di Pangrazio prometteva in campagna elettorale si scontra con il Suo dirigente che non risponde”,
inizia così il comunicato dei consiglieri comunali di Avezzano Mario Babbo e Stefano Lanciotti.
“Specificatamente ci riferiamo al comportamento dell’ultimo dirigente assunto da Di Pangrazio,l’architetto Antonio Ferretti.
Lo stesso è stato personalmente scelto da Di Pangrazio come dirigente con un contratto triennale ad un costo di oltre 80.000 euro l’anno.
Ferretti,è stato preferito nel ruolo ad altre figure professionali come l’architetto Pepe che si era particolarmente distinto nella
precedente amministrazione Di Pangrazio nella direzione del settore comunale che aveva curato tutta la riqualificazione del patrimonio
scolastico del comune di Avezzano.
Oltre a Pepe,avevano avanzato la propria candidatura,fra gli altri,gli architetti Mariani e Cattivera e l’Ing. Di Fabio, tutti e tre
con esperienza dirigenziale all’interno del comune di Avezzano.
Di Pangrazio, però, sorprendendo tutti, sceglieva l’architetto Ferretti che, fino ad allora prestava servizio come impiegato di categoria
D presso il comune di Petrella Salto,un ridente paese in provincia di Rieti con circa mille abitanti e meno di dieci dipendenti comunali.
In altre parole nominava un professionista che non aveva gestito proprio una metropoli; ci riserviamo in futuro di approfondire e meglio
comprendere i motivi di questa scelta.
Lo scorso 31 maggio il Consigliere Lanciotti presentava all’architetto Ferretti una richiesta di informazioni e accesso agli atti con
la quale chiedeva di conoscere l’elenco degli incarichi professionali con i relativi importi conferiti dal settore Urbanistica Patrimonio
dal 15 ottobre 2020 nonchè l’elenco delle ditte con i relativi importi risultate aggiudicatarie di lavori nel medesimo periodo.
Ai sensi del comma 4 dell’articolo 73 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio,l’architetto Ferretti avrebbe dovuto ottemperare
con immediatezza e comunque non oltre 5 giorni dalla richiesta.
A distanza di oltre 4 mesi il Dirigente, con sprezzante indifferenza e con un atteggiamento che di trasparente non ha nulla, a tutt’oggi
non si è degnato di fornire ad un legittimo rappresentante dei cittadini di Avezzano le informazioni che era ed è obbligato a comunicare.
Di questa situazione nei prossimi giorni investiremo il Prefetto dell’Aquila,il Segretario Generale del Comune di Avezzano, e il Nucleo
di Valutazione dello stesso comune, ognuno per i provvedimenti di competenza.
Tutto ciò avviene nella “trasparentissima” amministrazione Di Pangrazio”.

atessaATESSA:CONTROLLI SU LAVORATORI

- Otto lavoratori su undici erano senza contratto di lavoro.
E’ la situazione scoperta in un locale di Atessa, ispezionato dal personale del Nucleo ispettorato del lavoro carabinieri di Chieti, e
del Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Atessa,durante dei controlli in Val di Sangro.
Ai legali rappresentanti dell’esercizio pubblico sono state inflitte sanzioni ammnistrative per oltre 16mila euro e la sospensione
momentanea dell’attività.
Inoltre,tra gli otto lavoratori non assunti,un magrebino che, pur lavorando da tempo nel locale come aiuto cuoco, percepiva indebitamente
il reddito di cittadinanza.
L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lanciano e segnalato all’Inps per la revoca del beneficio e la restituzione
di quanto percepito illecitamente (oltre 30mila euro).