Cronaca

teramo tribunale

TERAMO: ANNULLATI GLI ARRESTI DELL'EX COMANDANTE CARABINIERI

- La Corte di Cassazione, annulla le ordinanze, e rimette in libertà l'ex comandante provinciale dei carabinieri di Teramo, Giorgio Naselli, arrestato nell'ambito di una maxi operazione della Procura di Catanzaro.                                                                                                                                                                             I giudici della Suprema Corte, al termine dell'udienza di ieri, hanno accolto il ricorso presentato dalla difesa del militare annullando, senza rinvio, sia l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, sia l'ordinanza con la quale il tribunale del Riesame ne aveva disposto i domiciliari.

carabinierilaquila

CONDANNATO IL DOMINICANO CHE AGGREDI' CARABINIERE AD AVEZZANO

- È stato condannato con rito direttissimo a tre anni e quattro mesi di reclusione, Gustavo Ferneli Morrobel Rodriguez, il dominicano che lo scorso mese, si era reso protagonista di un’aggressione ai danni di un carabiniere di Avezzano ferendolo.                                                                                                                       La sentenza, emessa dal giudice Daria Lombardi del tribunale avezzanese, ha dunque confermato la richiesta del pubblico ministero che aveva accusato il dominicano di resistenza, lesioni e porto abusivo d’armi con recidiva.

 

guardia di finanza operaz delizia 200412 rep 06

CASOLI: FINANZA SEQUESTRA MERCE DI CONTRABBANDO

- In un deposito di Casoli,la Guardia di Finanza di Ortona ha trovato e sequestrato diversi climatizzatori,stufe e sacchi di pellet, pagati con assegni scoperti: la truffa a danno di ignari commercianti della zona.
Una persona è stata denunciata a piede libero alla Procura della Repubblica di Lanciano.
Il metodo utilizzato per raggirare i rivenditori era quasi sempre lo stesso: pagamento con assegni scoperti o bonifici on-line revocati.
Talvolta, una prima richiesta di fornitura veniva regolarmente pagata; ma una volta guadagnata la fiducia del venditore, arrivava un ordine più cospicuo il cui pagamento però non veniva onorato. L’indagine ha preso il via dal monitoraggio della piattaforma “marketplace” di Facebook sulla quale erano messi in vendita i
prodotti, merce ritenuta di dubbia provenienza in quanto non riconducibile ad alcun rivenditore commerciale.