Politica

consiglio regionale 220714 rep 02CONSIGLIO REGIONALE, FORZA ITALIA: TRE GIORNI DI BATTAGLIA PER OTTENERE IMPORTANTI RISULTATI

Stop a ipermercati e cementificazione fiumi, impegno per il Ciapi, riduzione della tassa sul Via

L’AQUILA 31/12/2015 - “Abbiamo posto l’attenzione su tematiche importanti per gli abruzzesi e per questo siamo rimasti al nostro posto fino alle 6 di questa mattina per affrontarle e apportare un contributo positivo alla loro soluzione: è così che lavora una minoranza che vuole tornare a governare l’Abruzzo e trovarlo migliore. Di fronte a un centrosinistra impuntato solo su tasse e chiacchiere abbiamo fatto il massimo combattendo 3 giorni di fila ma centrando alcune importanti vittorie”.

E’ quanto dichiarano in una nota i Consiglieri regionali di Forza Italia al termine dei lavori.

“Abbiamo ottenuto risultati positivi  - prosegue la nota - su temi molto sentiti ed esigenze vere come lo stop agli ipermercati, lo stop alla cementificazioni delle sponde fluviali, il rinnovo degli incentivi  per il Piano casa per far ripartire l’edilizia, l’impegno concreto della Giunta regionale a risolvere il problema degli stipendi del Ciapi per dare un futuro ai lavoratori. Abbiamo chiesto e ottenuto una riunione d’urgenza contro l'aumento dei pedaggi autostradali su A24 e A25, i fondi per pagare le opere di somma urgenza sul territorio a seguito dell’alluvione che ha colpito la Marsica e tanto altro ma resta il rammarico per un altro anno in cui gli abruzzesi saranno bersagliati da tasse al massimo che si possono ridurre. Su questo tema un obiettivo che ci eravamo prefissati lo abbiamo raggiunto con la consistente riduzione dell’inutile balzello a carico della iniziative imprenditoriali per accedere al VIA.

La nostra battaglia - concludo i Consiglieri del centrodestra è stata portata avanti allo scopo di limitare i danni causati all’Abruzzo e agli abruzzesi e siamo rimasti in Aula determinati e vigili, avvalendoci di tutti gli strumenti a nostra disposizione per arginare una maggioranza arrogante, presuntuosa e supponente”. 

 

paolucci 230714 serv 09Il bilancio della Regione Abruzzo approvato in nottata costituisce il primo documento di programmazione predisposto con i nuovi schemi di bilancio previsti dal D. Lgs. 118/2011 e successive modificazioni.

Si tratta della cosiddetta norma riguardante l’armonizzazione dei sistemi contabili pubblici con la quale il legislatore, in attuazione della legge n. 42 del 2009 (Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione), così come modificata dalla legge n. 196 del 2009 (Contabilità e finanza pubblica), prevede che il sistema contabile garantisca informazioni omogenee e validamente confrontabili tra tutti i diversi livelli di governo territoriale.

Non si tratta di un passaggio indolore: come ogni strappo con il passato la nuova contabilità comporterà le ridefinizione di vari aspetti, principi e modus operandi per tanti anni considerati immodificabili, rimettendo in gioco anche concetti consolidati. Si evidenzia l’esigenza di tutti, parte politica ed amministrativa, di modificare i propri comportamenti gestionali ed avviare un percorso di revisione delle modalità di rappresentazione dei fatti aziendali basato sui “principi contabili” definiti dal nuovo sistema contabile.

Passando ad analizzare il bilancio si vuole evidenziare come la manovra nel suo complesso sia stata orientata prioritariamente a dare attuazione alle richieste della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti cercando di garantire, in attesa della definizione del riaccertamento straordinario dei residui e della approvazione del rendiconto 2013, 2014 e poi 2015 un adeguato stanziamento nella voce disavanzo in linea con quanto previsto dal piano di rientro approvato con deliberazione di Giunta ed in corso di valutazione da parte dei revisori del Conto.

In quest’ottica è da leggere l’accantonamento previsto in questo bilancio riportato nel disavanzo d’amministrazione, quantificato in euro 69.410.000,00 comprensivo della quota annuale relativa al piano di rientro di cui all’articolo 9 del D.L.78/2015 ( pari a 61,3 milioni) della quota annuale del rimborso finanziamento liquidita ai sensi del Dl 35/2012 ( circa 5 milioni di euro) e della quota annuale del Fondo Crediti di dubbia esigibilità ( circa 2,5 milioni) calcolato in applicazione del d. Lg. 118/2011 e dei principi contabili in attesa di una quantificazione definitiva che potrà essere effettuata solo al termine del riaccertamento straordinario dei residui.

E’ importante segnalare, comunque che al termine del riaccertamento straordinario dei residui il valore potrebbe subire solo una riduzione a seguito dell’eliminazione di alcuni residui attivi.

In totale, quindi, 77,5 milioni di euro del bilancio sono posti a presidio e tutela degli equilibri di bilancio.

Si tratta di una previsione di non poco conto se consideriamo il bilancio non nel suo complesso ma esclusivamente nella sua quota disponibile.

Se , infatti proviamo a disaggregare le voci del bilancio in una lettura più organica e meno tecnica, dovremmo evidenziare che esso quantunque preveda un totale generale entrate /spese di 7 miliardi e 977 milioni presenta alcune tipologie di voci fortemente vincolate che limitano ogni discrezionalità tecnica oltre che politica.

Mi riferisco ,

  • alle partite di giro quantificate in 1.797.785.500,00

  • nella previsione di una anticipazione di cassa nella misura di 1 miliardo ( prevedendo solo a titolo precauzionale un rinnovo di cinque volte il limite massimo previsto dal D. Lgs. 118/2011)

  • la reiscrizione di economie vincolate e di risorse vincolate regionali per 1 miliardo e 400 milioni

  • la reiscrizione per 170 milioni del fondo liquidità di cui al D.L. 35/2012 in attuazione di quanto previsto dal Decreto salva regioni.

Già escludendo queste due voci il bilancio regionale diminuisce a 3,6 miliardi.

A detta voce occorre poi sottrarre

  • la spesa relativa al cosiddetto “perimetro sanitario” quantificato in 2 miliari e 679 milioni

  • le somme relative

    • al PAR FAS per 76 milioni di euro

    • ai fondi comunitari relativi alla nuova programmazione 2014/2020 per euro 37 milioni

    • ai fondi del programma comunitario IPA Adriatic per ulteriori 107 milioni di euro

    • al fondo nazionale per le politiche sociali di euro 7 milioni

    • al fondo nazionale dei trasporti per circa 135 milioni

    • agli ulteriori fondi vincolati statali e regionali per un importo complessivo di circa 117 milioni di euro

Alla luce delle ulteriori riduzioni inserite l’importo residuo ammonta a circa 365 milioni di euro.

Volendo ulteriormente approfondire la parte del bilancio cosiddetta “libera” possiamo evidenziare:

  • una spesa rigida costituita da spesa di personale ( nelle sue varie componenti tabellare, oneri e spese connesse) e spesa per rimborso prestiti ( diretti ma anche indiretti quale rimborso ai comuni ed altri enti ) di 250 milioni di euro

    • Devo segnalare che la previsione del personale prevede già una somma complessiva di circa 9,5 milioni per la copertura degli oneri di personale provenienti dalle Province.

  • una spesa di 24 milioni di euro per il finanziamento della spesa del consiglio

  • una spesa di 10 milioni di euro per ARIT, ARSA, ARTA consorzi di bonifica e comunità montane

  • una spesa di circa 3,2 milioni per i contenzioso in essere

  • una spesa di funzionamento di circa 30 milioni a cui aggiungere trasferimenti e spese fisse per ulteriori 17 milioni ( tasse automobilistiche, piano di rientro sanitario, vaccinazioni, quote associative varie)

  • compensazioni stato regioni per 7 milioni

La restante somma costituisce oggetto di scelta politica ed è stata destinata:

  • 43 milioni di euro quale integrazione regionale del fondo trasporti nazionale

  • 23 milioni di euro a favore del sociale

  • 1 milione per il FURC

Si tratta di un bilancio che lascia scarsi margini di manovra e che dovrà necessariamente subire una rivisitazione in occasione dell’assestamento generale di fine luglio.

A quella data è intendimento dell’amministrazione (nel rispetto di una road map in corso di definizione di in questi giorni) procedere a:

  1. Riallineamento del ciclo di bilancio ai termini imposti dal D. Lgs. 118/2011;

  2. Conclusione delle attività di riaccertamento straordinario dei residui;

  3. Recupero del disavanzo tecnico risultante dal riaccertamento

  4. Attuazione delle nuove disposizioni previste da D. Lgs. 118/2011 attraverso le modifiche alla legge di contabilità e con la predisposizione dei regolamenti attuativi

  5. Avvio di un sistema di contabilità economico patrimoniale

  6. Applicazione del bilancio consolidato.

Silvio Paolucci, assessore al Bilancio della Regione Abruzzo

d alfonso

DALLA GIUNTA REGIONALE FONDI PER L’ISTITUTO NAZIONALE TOSTIANO

E L’ASSOCIAZIONE FEDELE FENAROLI DI LANCIANO

La Giunta regionale ha deciso con delibera adottata al primo punto della seduta odierna di attivare un procedimento tipico per assegnare uno stanziamento - in parte di derivazione privata - di 15mila euro all’Istituto nazionale tostiano di Ortona e di 20mila euro all’associazione Fedele Fenaroli di Lanciano per l’anno 2016. Lo scorso 21 dicembre – con delibera n. 1072 – erano già stati assegnati rispettivamente 10mila e 20mila euro a valere sull’annualità in corso.

La motivazione di questo ulteriore finanziamento poggia su un duplice ordine di motivi. Per quanto riguarda l’Istituto nazionale tostiano, nel provvedimento è spiegato che i contributi sono tesi a “valorizzare le iniziative volte alla celebrazione della ricorrenza del centenario della morte del grande compositore abruzzese Francesco Paolo Tosti, riconoscendo all’Istituto nazionale tostiano il ruolo propulsivo di promozione e comunicazione della grande produzione musicale dell’artista”. In merito all’associazione Fedele Fenaroli, la Giunta “riconosce l’alto valore progettuale dei corsi musicali estivi dell’Associazione, da sempre frequentati da musicisti di ogni parte del mondo, i quali si giovano della qualità degli aggiornamenti musicali e professionali”.