Cultura

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PESCINA: IN GARA PER CAPITALE DELLA CULTURA

- Agrigento, Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto: la Giuria per la selezione della “Capitale italiana della cultura” 2025 ha individuato i 10 progetti finalisti, presentati da queste città.
E’ quanto annuncia il ministero della Cultura sul suo sito in cui precisa che le singole proposte saranno illustrate alla Giuria nel corso di audizioni pubbliche, così come previsto dal bando, che si svolgeranno in presenza nei giorni 20 e 21 marzo 2023, a Roma, nella sede centrale del ministero.

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PESCASSEROLI: IL PNALM HA 100 ANNI

- I cento anni dall’istituzione del Parco Nazionale d’Abruzzo sono stati celebrati oggi, a Pescasseroli, al centro Natura, con un convegno che ha ripercorso tutti gli interventi che hanno caratterizzato la storia centenaria. Il convegno è stato organizzato nell’ambito delle celebrazioni del Centenario del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise istituito con decreto legge n. 258 del 11 gennaio 1923 già sorto per l’iniziativa privata il 9 settembre del 1922.

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FESTIVAL DANNUNZIANO


- “Oltre 56mila persone hanno partecipato ai nove giorni del Festival dannunziano, quarta edizione, dedicato al tema de L’Imaginifico. Un pubblico emozionante, che ha visitato le mostre di 10 musei aperti in orari straordinari, hanno tifato nella Regata dannunziana o festeggiato ai Giochi del Mediterraneo Under 23, o hanno cantato e ballato ai 9 concerti che hanno visto tra i protagonisti Achille Lauro e Mario Biondi. Un vero esercito di appassionati con i quali abbiamo portato il Festival dannunziano all’attenzione del Ministero del Turismo travalicando i confini del Paese e proiettando l’evento su canali internazionali in vista della quinta edizione”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri nel corso della conferenza stampa convocata per tracciare un bilancio della quarta edizione del Festival dannunziano, alla presenza del Direttore Artistico Giordano Bruno Guerri in collegamento da remoto.
“L’edizione 2022 del Festival ha riscosso un gradimento culturale e di partecipazione del pubblico che ha travalicato i confini regionali – ha sottolineato il Presidente Sospiri – e credo di aver fatto un ottimo servizio all’Abruzzo e alla cultura in generale grazie alla figura del nostro Gabriele d’Annunzio e all’impeccabile contributo di un Direttore artistico del calibro di Guerri. Partiamo dai numeri che sono veramente straordinari: durante il Festival dannunziano si sono svolti 9 concerti musicali con la partecipazione di 12 artisti di richiamo su tre palchi, piazza Salotto, Aurum e Teatro d’Annunzio, registrando ben 30mila presenze in termini di pubblico. Poi abbiamo avuto 3 mostre, 7 dibattiti con 10 Musei aperti in orario straordinario e 20 presentazioni culturali, con oltre 6mila presenze complessive. Grande spazio allo sport con la Regata dannunziana, il Motoraduno della Polizia di Stato, il Pugilato con la premiazione all’Aurum e la grande Festa della Gioventù Mediterranea per i Giochi Under 23, con oltre 10mila presenze complessive; e poi ancora 7 spettacoli teatrali con 50 artisti e compagnie con più di 10mila presenze. Sui social abbiamo registrato oltre 1milione 235mila contatti con un incremento del 118 per cento rispetto allo scorso anno. Ciliegina sulla torta la tre giorni di approfondimento sulla figura di d’Annunzio sul tema ‘Un condottiero senza seguaci’ presieduto da Guerri che resterà nella storia perché ha consentito di fissare punti fermi sull’operato umano e culturale del Vate che diventano da oggi verità storiche imprescindibili. Oggi sappiamo che il nostro Festival ha suscitato l’interesse del Ministero del Turismo, che lo ritiene un evento di qualificazione nazionale tanto da ipotizzare una copertura di una parte delle spese sostenute dalla Regione Abruzzo, pari a solo 300mila euro e abbiamo già qualche progetto futuro per travalicare la rassegna oltre i confini regionali e nazionali”. “La quarta edizione ha confermato il successo del Festival – ha detto il Direttore Guerri – e ho visto un valore, una partecipazione e un interesse nobili nel pubblico, come se la città aspettasse il festival per partecipare in un’atmosfera gioiosa, anche in occasione di eventi concomitanti. Il successo è indubbio, e va sottolineato il convegno che ha segnato un punto di svolta nello studio di d’Annunzio, che ci ha consentito di decretare in modo definitivo l’indipendenza di d’Annunzio dal fascismo, chiudendo un equivoco durato decenni. Abbiamo solo altri due casi del genere, il primo in occasione del convegno del ’63; poi il convegno del 1988 di Renzo De Felice che ruppe per primo gli schemi sbagliati su d’Annunzio fascista aprendo un percorso che si è concluso nel 2022 a Pescara. E a breve pubblicheremo gli atti della tre giorni di dibattito”.