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Pubblicato: 08 Aprile 2017
Presentato il convegno per la gestione territoriale dei comuni
di Luisa Novorio
Avezzano - Presso la Sala Consiliare del Comune di Avezzano si è svolto il convegno “Le fusioni, le unioni e la gestione associata dei servizi” patrocinato dall’ Amministrazione comunale e dall'Anci Abruzzo in collaborazione con il Gruppo Kibernetes. La finalità dell’incontro è proprio come gestire in modo ottimale il riordino territoriale dei Comuni. Il progetto nasce per ottenere l’abbattimento dei costi migliorando all’unisono i servizi ai cittadini con l’ obiettivo di un’organizzazione razionalizzata. Hanno presenziato l’avv. Elisabetta Vigato, il dott. Gianluigi Sbrogiò e il dott. Marcello Corvo.
La presenza del Gruppo Kibernetes si traduce in sviluppo e progettazione di software specifici per organizzare e semplificare le esigenze degli Enti, dalla gestione degli atti demografici alle pratiche edilizie, e in particolare gli aspetti contabili, quali la riscossione dei tributi. Tra i servizi erogati la consulenza metodologica, organizzativa e normativa necessaria alla realizzazione della gestione associata dei servizi comunali.
Con il benvenuto, il Sindaco della Città di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio ha espresso tutta la sua soddisfazione nel sottolineare l’ importante iniziativa già realizzata dalla sua Amministrazione quale la Consulta dei Sindaci marsicani, fondamentale traguardo, in quanto le più importanti decisioni vengono concordate e approvate all’unisono, unicamente per il bene comune degli abitanti dell’intero territorio. L’incontro del convegno, ha proseguito il Sindaco, evidenzia ancor di più la necessità di una maggiore sinergia tra i Comuni, perché è evidente che il realizzo di servizi in convenzione porta ad un abbattimento dei costi ai cittadini. Di Pangrazio ha ribattuto sulla necessità di una maggiore sinergia tra i comuni e ha poi sottolineato che essi sono la fonte principale del rilancio dell’ economia dei territori.
Il dott. Gianluigi Sbrogiò , responsabile Area Contabilità Enti Pubblici - Kibernetes, ha dichiarato che “l’importanza dell’unione territoriale di Enti va al di là dei vincoli di Legge che impongono recentemente, da un paio d’anni, un iter di aggregazione dei Comuni soprattutto di piccole dimensioni. Si pone fortemente l’esigenza di razionalizzare le politiche di spesa , quelle organizzative e di consentire anche ai piccoli comuni di affrontare le tematiche emergenti che comportano comunque dei costi in termini organizzativi ed economici, e affrontare una ormai endemica e patologica scarsità di risorse.”
Quali sono i settori dove si riscontra la necessità di questa Unione dei Comuni?
“Un po’ in tutti i settori, a partire da quelli istituzionali come la gestione dell’ anagrafe o della segreteria dove appunto l’organizzazione documentale all’interno degli enti pubblici oggi è trainante in termini di dematerializzazione cioè: bisogna fare in modo che sparisca la carta . Questo significa costi organizzativi per mettere in atto dei progetti per raggiungere questo scopo . I comuni di piccola dimensione, che non hanno una minima possibilità di specializzare né il personale né le risorse, trovano una enorme difficoltà. Quindi, mettendo insieme le risorse organizzative ed economiche, si possono affrontare adeguatamente temi di questi obiettivi.”
Si va a realizzare una rete?
“Si va a realizzare qualcosa di più di una rete. Una interconnessione, una collaborazione profonda che può essere fatta a diversi livelli.”
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Si parla di abbattimenti di costi, quali per ottenere i risultati finali?
“Innanzitutto i costi fissi possono essere immediatamente abbattuti perché solo razionalizzando le layout delle sedi comunali, degli uffici dei posti di lavoro si ottiene una economia immediata in termini di costi fissi, basta pensare semplicemente alle bollette, al riscaldamento e soprattutto alla carta. Costi significativi in un momento in cui le risorse sono di per sé estremamente scarse”
Oggi un sasso è stato lanciato, adesso quale sono le procedure di aggregazione?
“Prima di tutto ci vuole una volontà politica, è propedeutica, senza una volontà politica non si va da nessuna parte. Il secondo step è lo studio di quale forme di aggregazione e quali servizi producano migliori risultati. Questo è lo studio di fattibilità, si dimostrano e si inizia la pratica partendo dagli aspetti organizzativi, logistici, per poi mettere in atto le politiche necessarie .”
Quale la risposta dell’amministrazione del Comune di Avezzano?
“Lo stesso fatto di aver voluto questo incontro la dice lunga. Avezzano è il centro aggregatore della Marsica con un ruolo fondamentale, sia per risorse che per capacità logistiche e capacità organizzative. Il prossimo passo? Adesso bisognerebbe chiederlo ai politici cosa intendono fare. Hanno un obbligo al 31 dicembre di mettere in comune determinate risorse e determinati servizi . Bisogna concentrarsi su questo. ”