canistro santa croce

Mentre negli uffici della regione Abruzzo ci si prepara ad aprire le buste con i nomi dei “pretendenti” che puntano alla concessione delle preziose acque di Canistro, continua il braccio di ferro con l’imprenditore molisano Camillo Colella.

La società che fa capo a Colella nei giorni scorsi ha scritto alla Regione Abruzzo, annunciando che ieri, 28 dicembre, sarebbe stata presente a Canistro con il personale del Dipartimento Scienze mediche Preventive dell’Università Federico II di Napoli.

Alla richiesta di Colella la Regione ha risposto con un “No”. Il responsabile dell’ufficio del Servizio Risorse del territorio e Attività estrattive, Giovanni Cantone e la dirigente del servizio Iris Flacco, hanno scritto alla società spiegando che “in mancanza di documentazione che accerti lo stato di adduzioni dell’acqua Santa Croce-Fiuggino nonché la regolarità igienico sanitaria, qualsiasi prelievo o analisi non può essere utile al fine del riconoscimento dell’acqua minerale del giacimento Santa Croce Fiuggino”.