masci carlo

Dopo aver già commentato nei giorni scorsi la scelta di escludere l’Abruzzo dal Fondo per il

risarcimento dei danni da calamità naturale desidero stigmatizzare che tale scelta rappresenta una

grave mancanza di obiettività in chi è chiamato a valutare le ferite inferte dagli eventi naturali ai

territori e alle comunità. I danni causati dalla grandinata dello scorso 10 luglio sono stati

ampiamente documentati e la scelta di escludere l’Abruzzo dal risarcimento denota una

superficialità imbarazzante in chi è chiamato a esaminare tali documentazioni. La città di Pescara si

sente gravemente defraudata di un’azione risarcitoria che nessuno, dal sottoscritto ai tecnici

comunali, ha voluto minimamente pretendere ma che entra di diritto nelle aspettative di chi ha

visto i propri beni immobiliari, le proprie attività, i propri beni mobiliari distrutti o gravemente

danneggiati dalla furia della Natura abbattutasi sul nostro territorio. L’eccezionale ondata di

maltempo ha causato danni ingentissimi a un patrimonio cittadino formato anche da infrastrutture

pubbliche e soltanto l’abnegazione di tutti gli uomini delle istituzioni pubbliche, del volontariato e

dei cittadini hanno permesso di mettere in sicurezza le situazioni più drammatiche evitando

ulteriori disastri a nuclei familiari e a imprenditori colpiti durissimamente nei loro averi.

La scelta del Governo di considerare quanto accaduto il 10 luglio con superficialità non ci lascerà

quindi con le braccia conserte ma , ci indurrà a combattere al fianco dei nostri cittadini per un

diritto sacrosanto che non nasce dalla pretesa ma dal dato oggettivo dei gravissimi danni subiti

dalla città. La fortuna di non aver dovuto piangere vittime non può far sottovalutare un disastro

che ha costretto decine e decine di concittadini a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso e a

sostenere un costo altissimo per risanare le tantissime situazioni di emergenza. Ci attiveremo

pertanto in tutte le sedi e con ogni mezzo affinché questo nostro diritto venga riconosciuto e ci

venga dato quel sostegno che aiuti almeno ad alleviare le enormi spese anticipate dai nostri

concittadini. Affideremo ai nostri rappresentanti in Parlamento la richiesta di un ristoro idoneo alla

portata reale di quegli eventi e valuteremo altresì l’opportunità di agire in sede legale per ottenere

il riconoscimento dei sacrosanti diritti. Senza pretendere nulla più di quanto è nel nostro legittimo

diritto, ovvero un aiuto concreto per una reale calamità subita dalla nostra città.”

 

E' quanto afferma il Sindaco di Pescara, Carlo Masci (sopra).

 

(Comunicato giunto in redazione.)