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Pubblicato: 18 Novembre 2019
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"Il consiglio congiunto di oggi ci ha fornito un dato politico importante. Due territori, che complessivamente rappresentano circa il sessanta per cento dell’Abruzzo, concordemente, e superando campanilismi e appartenenze, chiedono che vengano garantiti e migliorati i servizi essenziali per le nostre aree interne. La sanità è una priorità per le nostre comunità che possono contare su eccellenze in grado di attrarre pazienti anche da fuori regione, soprattutto dal Lazio, nonostante la mobilità extraregionale sconti un passivo di 80 milioni. Oggi, solo nella sanità aquilana, si sconta una carenza di circa 700 unità lavorative a causa della forzata ‘cura dimagrante’ legata alle politiche attuate in passato per consentire il piano di rientro e superare il commissariamento, pensionamenti, quota cento e blocco del turnover. Venerdì ci sarà una riunione con l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, e i presidenti dei comitati ristretti dei sindaci per discutere della ridefinizione del sistema ospedaliero regionale. In quell’occasione ribadiremo la necessità di salvaguardare il diritto alla salute dei nostri concittadini”. Lo ha dichiarato oggi il sindaco dell'Aquila durante la riunione congiunta dei Consigli comunali dell'Aquila e di Teramo, che si è tenuta all'Emiciclo, sul tema della sanità."