lanciano

Gli occhiali che “simulano la sbornia” hanno attirato maggiormente
l’attenzione, soprattutto dei più giovani. Ma tante persone hanno provato
incuriosite anche i test con l’etilometro e con l’apparecchio che misura i
diversi tempi di reazione agli stimoli visivi e acustici in caso di
assunzione di alcol. Dopo le tappe di Vasto e Chieti, gli operatori
del *Servizio
dipendenze patologiche (Ser.D)* di Lanciano questa mattina hanno allestito
una postazione all’ingresso dell’Ospedale “Floraspe Renzetti” dove hanno
accolto tantissime persone di tutte le età, comprese diverse donne in
gravidanza, che si sono fermate a chiedere informazioni sui rischi legati
al consumo di alcolici.

Nelle domande degli utenti è emersa la tendenza a sottostimare gli effetti
negativi che su diverse attività può avere l’assunzione anche di modiche
quantità di alcol. Su questo aspetto ci sono state risposte precise da
parte dell’équipe del Ser.D., composta da medici, infermieri, psicologi,
educatori e assistenti sociali guidati dal direttore dell’unità operativa,
Paola Fasciani, e dalla responsabile dell’area Lanciano Vasto, Antonietta
Fabrizio.

«Durante l’attività lavorativa - hanno spiegato gli operatori - non vanno
assunte bevande alcoliche. Se il numero dei bicchieri è superiore a 2-3 al
giorno per gli uomini e 1-2 per le donne, salute e benessere sono esposti a
un rischio maggiore. Anche se il consumo è inferiore a tali valori si
possono comunque correre rischi, soprattutto se si sta svolgendo
un’attività che richiede attenzione, concentrazione o se ci stiamo
prendendo cura di altre persone».

E per le donne in gravidanza il consiglio è uno solo: non consumare bevande
alcoliche di qualunque genere. «In gravidanza - hanno spiegato gli
operatori del Ser.D. - anche un consumo minimo di alcol può pregiudicare la
salute e lo sviluppo del feto».