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Pubblicato: 29 Novembre 2020
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PRATOLA PELIGNA: SCAMBIO DI SALME E FUNERALE CON MORTO SBAGLIATO
- Dovevano essere gli ultimi saluti ai loro cari,sia a Montesilvano che a Pratola Peligna.
Invece, le due vittime del Covid sono state protagoniste loro malgrado di una vicenda che ha dell’assurdo.
Le due situazioni paradossali, quelle di ieri, hanno inevitabilmente creato scompiglio, ma anche sconforto nei familiari dei defunti per quanto è successo all’inizio del pomeriggio.
Un'agenzia di pompe funebri raggiunge l’obitorio dell'ospedale di Pescara per prelevare la salma di un ultrasettantenne e celebrare il funerale, a Montesilvano, ma la salma non c’è, è scomparsa.
Passano i minuti e il giallo non si chiarisce, per cui vengono allertati i carabinieri che raggiungono l’obitorio nel tentativo di fare chiarezza.
Si cerca di venire fuori da quello che sembra un rompicapo, ma nel frattempo, inevitabilmente, il funerale salta. Vengono informati la famiglia del defunto e il prete della parrocchia: sembra assurdo ma la salma è sparita, la cerimonia non si può svolgere.
Un po’ per volta, alla presenza dei carabinieri e del personale del posto di polizia dell’ospedale di Pescara, in obitorio si fa strada il sospetto di uno scambio di salme. Facendo il conto delle salme presenti, si capisce quello che può essere accaduto. E cioè che la salma dell’uomo di Montesilvano può essere finita per errore in Valle Peligna. E così si chiede che una bara trasportata per un funerale a Pratola Peligna torni indietro, all’obitorio di Pescara, per un controllo.
Ma a Pratola, nel frattempo, il funerale era stato celebrato e i parenti di Aldo Di Simone, 61 anni, avevano già raggiunto il cimitero ma,la tumulazione non era ancora avvenuta
Così l'agenzia di pompe funebri provvede a riportare la salma indietro e,aprendo la bara, in obitorio si scopre che all'interno c'è, in effetti, il settantenne di Montesilvano di cui si erano perse le tracce.