pompieri 2 

CHIETI: SALVATO IN EXTREMIS

- Aveva deciso di farla finita con il gas, dopo aver ingerito alcuni farmaci, e intorno alle 13 di ieri ha telefonato all'avvocato Vittorio Supino, padre del suo migliore amico, morto drammaticamente alcuni anni fa: «Vittorio, mi seppellisci vicino a Mariano?». Una domanda inquietante, che ha letteralmente gelato Supino, il quale non si è perso d'animo: «Davide ma che dici, parliamone, dove sei? Dammi la tua posizione, ne dobbiamo parlare». E cosi, a Chieti è iniziata una corsa contro il tempo: il gas usciva copioso quando i vigili del fuoco, sono arrivati sul posto, insieme allo stesso Supino, ai carabinieri e ai soccorritori del 118. Quando i Vigili del Fuoco sono entrati nell'abitazione, Davide, 33 anni, era steso sul pavimento dell'ingresso, aveva perso i sensi, il tubo del gas in bocca, il rubinetto erogatore aperto. Tempo qualche altro minuto e il gas avrebbe preso fatalmente il sopravvento. Così come sarebbe bastata una scintilla, anche l'attivazione di un interruttore, a innescare un'esplosione. L'uomo è stato portato subito all'esterno dell'abitazione, e successivamente in ospedale, le sue condizioni non dovrebbero essere preoccupanti.