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CAPPADOCIA: BLITZ DEI CARABINIERI IN COMUNE

- Residenze concesse a chi a Cappadocia in realtà non ha mai abitato. Ma che così facendo riesce a non pagare l’Imu, in quanto risulta avere in Abruzzo la prima
casa. Circa una 70ina i casi. Poi rimborsi di viaggi da Roma a Cappadocia e da Cappadocia a Roma per circa 12mila euro l’anno. Fingendo di fare presenza in
Comune, dove però poi in realtà in quei giorni, sindaco e vicensindaco, che vivono stabilmente a Roma, non sono mai arrivati. E infine delibere cambiate
all’ultimo momento, con presenze e assenze di assessori modificate in corso d’opera. Sono queste le pesanti accuse mosse contro il sindaco di Cappadocia, Lorenzo
Lorenzin, al secondo mandato e il vice sindaco Giuseppe Di Giacomo, contenuti in una serie di esposti presentati alla stazione dei carabinieri di Cappadocia.
Al momento si tratta di accuse ancora tutte da dimostrare ma, questa mattina i militari della stazione, insieme a quelli del N.O.R. della compagnia di Tagliacozzo,
sono arrivati negli uffici comunali proprio alla ricerca di documenti che accertino reati contro la pubblica amministrazione, per ora solo ipotizzati.