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L'AQUILA: BADANTE A PROCESSO

- Avrebbe spillato tra contanti e un’abitazione a lei ceduta, beni per un valore complessivo di oltre 300mila euro all’anziano aquilano da lei assistito. Ora una badante di 63 anni, G.L. di Montereale, dovrà difendersi in un processo in Tribunale all’Aquila, con l’accusa di circonvenzione di persone incapaci, dopo essere stata recentemente rinviata a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare, Marco Billi. Secondo l’accusa l’imputata, «abusando dello stato di infermità, fragilità e vulnerabilità» dell’anziano cui ne avrebbe dovuto avere cura, lo avrebbe indotto a donarle con atto notarile un appartamento in zona Torrione ed un locale cantina posto al piano seminterrato dello stesso immobile. Non solo. La donna, si sarebbe fatta cointestare il C/C postale (filiale della frazione di Paganica), riuscendo così a prelevare la somma di 189 mila euro. Inoltre sempre la badante avrebbe proceduto nel 2023 ad estinguere il conto prelevando i residui 7mila euro. Infine, sempre secondo quanto ricostruito in fase di indagini preliminari da parte del P.M., Fabio Picuti, la badante si sarebbe fatta mettere a disposizione un libretto a risparmio dove c’erano 13mila euro.