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Nonostante il tam tam mediatico e le proteste, i ricorsi al Tar e le manifestazioni di piazza sul punto nascita dell'ospedale San Liberatore di Atri, c'è ancora chi per partorire si reca al nosocomio atriano. Con il risultato che è partita l'emergenza. Ma la struttura non ha più un reparto per le partorienti e tantomeno una rianimazione, per di più pediatrica. E' successo in queste ore: al pronto soccorso del San Liberatore si è presentata una donna con la sua gravidanza a termine, ma è stata presa in gestione dal 118 che valuterà il da farsi. Situazione risolta, dunque, ma resta la raccomandazione: ricordare alle partorienti della zona di girare l'auto verso Teramo o verso Pescara. Il punto nascite di Atri non c'è più.