Cronaca

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PINETO: TENTA DI ESTORCERE 2MILA EURO AD AMANTE, ARRESTATA DONNA

– Nel pomeriggio di ieri a Pineto, i Carabinieri hanno tratto in arresto ( ai domiciliari) una donna del posto per estorsione. Da circa due anni aveva una relazione con un uomo molto più giovane di lei, e lo ha minacciato di rivelare tutto alla fidanzata chiedendo per il suo silenzio la somma di 2.000 euro. L’uomo però', invece di cedere alla richiesta ha denunciato tutto ai carabinieri che con lo stesso si sono presentati nel luogo pattuito per la consegna della prima trance del denaro (1.000 euro). All’atto della consegna i Carabinieri sono intervenuti e hanno bloccato la donna che aveva appena ritirato il denaro, interamente recuperato e restituito al legittimo proprietario.

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PRATOLA PELIGNA: 85ENNE A GIUDIZIO

- Dovrà rispondere dell’accusa di omicidio colposo Q.D.L., 85enne di Pratola Peligna che il 19 aprile di due anni fa si trovava alla guida della Golf Volkswagen contro la quale andò a sbattere Alessio Esposito, 26 anni. Il giovane, che viaggiava a bordo di una moto Honda procedeva lungo la strada provinciale 10 da Raiano in direzione Pratola Peligna, dove risiedeva, quando, secondo la dinamica ricostruita dai periti, l’auto uscendo dal bivio e sostanzialmente senza rispettare la precedenza, sbucò sulla carreggiata della strada. L’impatto fu violentissimo: Alessio Esposito venne sbalzato dalla sella per decine di metri, per poi scivolare sull’asfalto e finire in un campo. Morto sul colpo, l’intervento dell’elisoccorso si rivelò inutile. Sull’incidente vennero esperite anche due diverse perizie cinematiche, con risultati non del tutto convergenti: per il gip del tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, però, ci sono sufficienti elementi perché le responsabilità vengano definite a processo fissato il prossimo 23 ottobre.

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ALBA ADRIATICA: DROGA A SCUOLA

- Lo hanno costretto a buttarsi in mare in una fredda serata di novembre del 2022 dopo avergli teso una sorta di imboscata alla Bambinopoli di Alba. Lo scopo era farsi restituire da quel ragazzino che loro conoscevano, che all’epoca aveva 16 anni (oggi poco più che 18enne), gli 80 euro dell’hashish che aveva comprato a scuola qualche settimana prima, ma che non aveva ancora pagato. E per dargli una lezione, in tre (tra i quali un minorenne, lo hanno pestato, puntandogli pure una pistola alla tempia per minacciarlo, un’arma poi risultata giocattolo. Un’esperienza che ha profondamente segnato l’allora 16enne, tanto da fargli cambiare scuola e intraprendere un percorso psicologico, ma che non l’ha fatto desistere dal denunciare. Ieri, i due finiti a processo a Teramo accusati in concorso di tentata estorsione aggravata e rapina aggravata, entrambi ora 21enni, residenti a Martinsicuro, sono stati condannati in 1o grado a 3 anni e 6 mesi di reclusione ciascuno