Una donna di Avezzano di circa trent’anni è stata violentata da uno sconosciuto la notte tra venerdì e sabato.

Ad avvisare gli uomini del commissariato di polizia di Avezzano pare sia stato un familiare che ha spiegato quello che la donna ha raccontato una volta rientrata a casa; in questo periodo, la vittima frequenta un centro di recupero che si trova nella Marsica, per delle cure.

Su quanto accaduto le forze di polizia mantengono il massimo riserbo.

Non si conoscono le circostanze in cui si sono verificati i fatti. La donna è stata accompagnata in ospedale ad Avezzano per accertamenti e per ricevere le prime cure anche psicologiche.

Sul caso sono a lavoro gli uomini della squadra anticrimine del commissariato di Avezzano, diretti dal vice questore aggiunto, Paolo Gennaccaro.

E così, si è consumata la umiliante telenovela di Forza Italia, il partito di Berlusconi: la bandierina, ad Avezzano, non c'è più (però è stata presente alle ultime elezioni, nel 2016, a Sulmona). Infatti, artefice della svendita il consigliere regionale Emilio Iampieri(foto sotto), con il consenso del presidente regionale del partito, Nazario Pagano, della senatrice Paola Pelino (nell'immagine di "Telesirio") e soci. Di conseguenza, il coordinatore cittadino, Maurizio Bianchini, è stato sfiduciato ed ha rassegnato le dimissioni. La vicenda, in concreto, sotto la regia dell'onorevole Filippo Piccone e dell'assessore regionale Andrea Gerosolimo ed altri, ha costretto i massimi dirigenti di Forza Italia, a far capitolare il partito, cancellando definitivamente il suo simbolo nel capoluogo marsicano, con la proposta, quindi, di una lista civica a sostegno del candidato di "Avezzano Rinasce" e rischiando di consegnare, in caso di vittoria (anche se molto difficile), la città in mano d'altri.