Cronaca

corcumello

Sono sempre di più gli incendi che accendono le sterpaglie, nella Marsica, per disattenzione o forse per dolo. Complici il vento e le temperature secche, forse un po' più calde della norma, piccoli roghi si sviluppano e crescono in pochi minuti. Oggi i vigili del fuoco di Avezzano si sono portati a Corcumello, frazione di Capistrello e nella zona tra Capistrello e Cese, frazione di Avezzano, così come a Magliano, dove delle sterpaglie sono andate a fuoco. I roghi sono stati circoscritti ed estinti in breve tempo.

municipio avezzano

I gazebo o dehors, che sono situati spesso davanti ad esercizi commerciali, soprattutto bar, ad Avezzano, e che costituiscono una sorta di prolungamento delle stesse attività sul marciapiedi, dovrebbero essere rimossi, a breve, perché è in scadenza la concessione, a suo tempo a cura dell'amministrazione Floris, che autorizza gli esercenti che ne reputano importante l'esistenza, alla loro strutturazione e al loro impianto. Ricordando che l'attuale maggioranza comunale aveva promesso, ad inizio mandato, la regolamentazione delle norme alla base dell'installazione dei dehors (per evitare l'occupazione fissa di tali strutture, concepite come removibili), si evidenzia che, gli stessi amministratori, dovrebbero iniziare a mobilitarsi per preannunciare che a breve lo smantellamento dovrà divenire effettivo. Diversi esercenti, specialmente alcuni, le cui attività commerciali sono situate su via Corradini, ad Avezzano e che si attengono alle norme in vigore, chiedono che i gazebo già installati da altri locali, vengano smantellati, tolti dal suolo comunale per sempre, altrimenti anche loro potrebbero chiedere, per se', l'installazione fissa di strutture dello stesso tipo. Ciò, non si dovesse giungere ad una chiarificazione e ad una soluzione in breve tempo.

pratola municipio 200314 rep 08Soldi dai pazienti per aggirare le liste d’attesa. Ai domiciliari chirurgo di Pratola Peligna

Il medico accusato di far parte di un “sistema concussivo” per abbreviare i tempi degli interventi, dietro pagamento

06/04/2016

Pratola Peligna - Liste d’attesa aggirate e interventi eseguiti ricevendo compensi indebiti. Tre professionisti finiti agli arresti domiciliari, tra loro Gaetano Liberti, noto chirurgo, originario di Pratola Peligna.  E’ il risultato dell’operazione “Aragon”, partita ad aprile 2015 e avviata dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Salerno. L’inchiesta della Procura di Salerno ha consentito di individuare un “sistema concessivo” portato avanti nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno e nella clinica privata "Fukushima Brian Institute" di San Rossore (Pisa). A finire ai domiciliari anche il primario del reparto di neurochirurgia del "Ruggi", Luciano Brigante, la caposala del reparto di neurochirurgia dello stesso ospedale, Annarita Iannicelli. Renato Saponiero, direttore del Dipartimento di neuroscienze e patologie cranio-facciali, è stato invece accusato di omessa denuncia e abuso d'ufficio e sospeso per nove mesi. Indagato per concussione anche il neurochirurgo giapponese Takanori Fukushima. Nei confronti dello stesso non è stata emessa ancora alcuna misura cautelare. Sembrerebbe che Gaetano Liberti, neurochirurgo all'Università di Pisa, che opera anche al"Fukushima Brain Institute" e allievo del luminare giapponese, mettesse in contattoi pazienti con il primario dell'ospedale di Salerno, Luciano Brigante. Lo stesso Brigante poi eseguiva interventi chirurgici mascherati come prestazioni intramoenia, utilizzando l'ospedale come clinica privata e ricevendo compensi indebiti dai malati. Dall’indagine sembrerebbe essere emerso che Liberti prospettasse ai pazienti due possibilità. Essere operati da Fukushima, nella clinica di Pisa, in un caso per 60mila euro e nell’altro per 57mila, oppure sottoporsi all’intervento a Salerno pagando “solo” 20mila o 15mila euro. Inoltre i medici, pretendendo i compensi dai pazienti gravi, promettevano di accorciare i tempi delle liste d'attesa.