Cronaca

s g teatino

Via Vittorio Emanuele II riqualificata tra 30 giorni

Nuovo manto stradale e marciapiedi tra trenta giorni. L'agronomo

Rabottini valuterà lo stato di salute delle piante. Il Sindaco

Marinucci: "E' iniziata la stagione delle grandi opere sulle strade di San Giovanni Teatino".

Sono iniziati lo scorso venerdì 28 giugno 2019 i lavori di

"Riqualificazione di via Vittorio Emanuele II" a Sambuceto.

A completarli, entro 30 giorni sarò la ditta SLIM srl che si è

aggiudicato la gara per un 135.725,21 euro (più oneri per la sicurezza

pari a 7.139,47 euro) con  un ribasso d'asta del 28,90%..

I lavori di riqualificazione e valorizzazione di via Vittorio Emanuele

II prevedono diverse fasi: la fresatura dell'attuale tappetino ed il

suo rifacimento; la rimozione e rimissione in opera dei chiusini

esistenti che attraversano trasversalmente la carreggiata; la pulizia

delle linee otturate e il ripristino delle tubazioni danneggiate; il

potenziamento della rete delle acque bianche in corrispondenza con via

Ponte Marino; fornitura e stesura del conglomerato bituminoso per

rappezzature e risagomatura del profilo stradale; il rifacimento del

tappetino di usura sull'intera carreggiata; rifacimento della

segnaletica orizzontale.

"Con i lavori di riqualificazione di Via Vittorio Emanuele parte una

stagione di grandi opere per San Giovanni Teatino – dichiara il  

Sindaco Luciano Marinucci – frutto di un lungo e meticoloso lavoro da

parte dell’Amministrazione Comunale. Gli interventi di sistemazione

fanno seguito a lunghi mesi di lavori sulle strade per la

realizzazione di opere infrastrutturali di reti tecnologiche e di

urbanizzazione (fibra ottica su tutto il territorio, estendimenti di

gas, reti fognarie, reti idriche, etc). Per la prima volta si è

adottato il metodo di asfaltare le strade quando tutti i lavori

sotterranei sono stati ultimati, per evitare lo spiacevole effetto di

finire l’opera e di vedere al lavoro, pochi giorni dopo, ditte che

manomettono di nuovo l’asfalto da poco realizzato. Dopo Via Vittorio

Emanuele toccherà a Via Aldo Moro. I lavori inizieranno giovedì 4

luglio e saranno completati in 30 giorni dalla ditta Procaccia

costruzioni di Penna Sant'Andrea che si aggiudicata i lavori  per

192.329,74 euro con un ribasso del 29,34% sull'importo complessivo

dell'appalto. Sia in via Vittorio Emanuele sia in via Nenni l'agronomo

Massimo Rabottini si occuperà delle tomografia delle piante per

capirne lo stato di salute e prevenire pericolosi crolli come quello

verificatosi recentemente davanti al farmacia Di Nisio, per un caso

fortuito senza conseguenze per persone o cose. Sarà poi la volta di

via Nenni, via Mazzini, una parte di Via Cavour e ad altri snodi

nevralgici della nostra città. San Giovanni Teatino sta per cambiare

completamente faccia, e tutto questo senza chiedere nemmeno un soldo

ai cittadini, perché i fondi che andremo ad utilizzare sono risorse

messe a disposizione dalla convenzione Terna".

Il traffico su di un tratto di via Vittorio Emanuele è su di una sola

corsia ed è regolamentato alternativamente da un sistema semaforico.

"Chiedo ai miei concittadini solo un po' di pazienza - dice il Sindaco

Marinucci - perché i lavori causeranno sicuramente disagi alla

viabilità. Per limitare al massimo i fastidi, invito inoltre chi

transita abitualmente per Sambuceto a prendere l'asse attrezzato per

il periodo in cui insisteranno i lavori".

gran sasso cordata 2019

Incidente in parete sull’anticima Nord della vetta Orientale del Gran Sasso.

Il primo di una cordata di alpinisti romani, precipitando, si è infortunato al quarto tiro della via alpinistica Alletto-Cravino. Si è reso, così, necessario l’intervento dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico e dell’elisoccorso del 118 dell’Aquila.

L’elicottero, allertato dal rifugio Franchetti, ha imbarcato ai Prati di Tivo i tecnici del Soccorso Alpino della stazione di Teramo e li ha elitrasportati direttamente in parete.

L’alpinista romano, ferito ma non in pericolo di vita, è stato quindi

condotto all’ospedale "San Salvatore" dell’Aquila.

metanodotto

L’incontro “segreto” della Snam con alcuni imprenditori e amministratori regionali, organizzato dalla DMC Terre d’Amore, è la conferma del metodo da sempre seguito dalla multinazionale del gas

: rifiutare il confronto pubblico con i cittadini, preferendo la

sensibilizzazione” di ambienti che si considerano amici.

È singolare che l’incontro sia avvenuto in coincidenza

con la due giorni organizzata a palazzo San Francesco

dal Comune di Sulmona e dai Comitati proprio per discutere del progetto Snam insieme a pubblici

amministratori ed esperti.

È stata una occasione persa

, da parte di Snam: la società avrebbe avuto a disposizione il microfono e il

pubblico per spiegare le sue ragioni.

La Snam, invece, con il suo comportamento ha dimostrato di non

avere nessuna considerazione né per le istituzioni né per cittadini tutti.

È paradossale che ad organizzare l’incontro con la Snam sia stata la DMC Terre d’Amore, un organismo

privato che utilizza denaro pubblico e che ha come finalità la promozione del turismo nel nostro territorio,

vale a dire proprio il comparto che, insieme a quello agricolo, verrebbe colpito più pesantemente dalla

costruzione della centrale e del metanodotto.

Ma ciò in fondo non desta meraviglia, visto che

a capo della DMC troviamo lo stesso imprenditore,

già

Presidente della Confindustria provinciale,

che pretendeva di promuovere la

Green Economy

con la

sponsorizzazione di un’industria petrolifera!

Lo stesso personaggio, alcuni giorni fa, in un’intervista dichiarava che: ” dobbiamo attrarre molti

più turisti. Altri territori farebbero carte false per avere tutto questo ben di Dio che abbiamo noi”.

Tra questo “ben di Dio” rientra anche la centrale Snam? Quali turisti verrebbero attratti da una

Valle dove c’è un impianto che deturpa e che inquina? Come pensa di conciliare le produzioni

agricole, anche le sue, con gli inquinanti emessi dalla centrale, produzioni che di bio avranno al

massimo i bio-ossidi di azoto?

Bene ha fatto l’Assessore all’ambiente del Comune di Sulmona, Manuela Cozzi, a denunciare

l’inciucio”

tra

la Snam e questi presunti paladini del bene della nostra comunità.

Ci associamo all’Assessore Cozzi nel chiedere alla Consigliera regionale Antonietta La Porta e al Vice

Presidente della Regione nonché Assessore all’Ambiente, Emanuele Imprudente, che cosa ci facevano

all’incontro con la Snam e perché hanno disertato l’incontro istituzionale promosso, sullo stesso tema, dal

Sindaco di Sulmona Annamaria Casini.

Quanto alla Snam, che continua a ritenere come “imminente” la costruzione della sua centrale, ci

permettiamo di osservare che la partita è ancora aperta, non solo sul piano legale, ma soprattutto su quello

del confronto con

i cittadini, sempre più determinati ad impedire, con tutti i mezzi democratici a

disposizione, l’inutile, devastante e pericolosa opera che la Snam, per le sue finalità di profitto, pretende

di imporre al nostro territorio.

                                                                                                                                                                                                                                Sulmona, 29 giugno 2019

Coordinamento No Hub del Gas

Comitati cittadini per l’ambiente

Collettivo AltreMenti Valle Peligna

Collettivo Studentesco Valle Peligna.