Cultura

stefania palumbo laurea

Non si può uscire... E' tempo di "smart working" (lavoro da casa) così come di studio tra quattro mura e, il momento storico che stiamo vivendo, impone anche che ci si laurei on line. A Celano, sabato 28 marzo, Stefania Palumbo, con il punteggio di 80 su 110, è diventata Dottoressa in Economia e Commercio, Operatore Giuridico d'Impresa, all'Università degli Studi dell'Aquila.
46 in tutto i neo dottori. Il Rettore dell'Ateneo abruzzese, Edoardo Alesse, ha tenuto, per l'occasione, una interessante prolusione, densa di "saggi consigli", in merito all'attuale, nefasto periodo del 2020, caratterizzato dal Coronavirus. Più in là, con data da destinarsi, si terrà la proclamazione ufficiale dei neolaureati, in seno all'Università dell'Aquila, dove i nuovi Dottori (ai quali vanno le vivissime congratulazioni degli amici e delle famiglie), saranno fisicamente presenti. Alla Dottoressa Stefania Palumbo, in particolare, auguri speciali dalla sua mamma, l'insegnante e poetessa Anna Giuseppina Joly, e dal fratello Angelo.

...Auguri anche dalla redazione di "Telesirio"!

fiori laurea

tagliacozzo via crucis

Tagliacozzo: cinquant'anni fa la prima Via Crucis vivente (sopra).

Sono passati esattamente cinquant'anni dal 25 Marzo 1970, data in cui venne rappresentata la prima "Via Crucis vivente" a Tagliacozzo, da parte del gruppo Talia.
La storia del gruppo Talia inizia nel 1969 a Tagliacozzo, nei locali del convento della chiesa di S. Francesco, dove un gruppo di giovani suona e canta la famosa "messa beat", ottenendo il consenso unanime dei fedeli.
Successivamente, dal momento che molti componenti del gruppo volevano proporsi anche come attori, Claudio Torres suggerì ai suoi amici di consultare suo padre Umberto, il quale aveva avuto esperienze lavorative presso Cinecittà.
Dopo due giorni alcuni ragazzi si recarono nella casa di quest'ultimo per illustrargli le loro intenzioni.
Dopo averli ascoltati attentamente, Umberto Torres propose di fondare un gruppo teatrale tagliacozzano, al fine di creare le premesse per un autentico risveglio culturale del paese.
Nacque così il collettivo di arte drammatica "Talia", che prese il nome dalla musa omonima, protettrice della Commedia.
Del suo percorso artistico racconta Matilde Torres nel libro "La dottoressa di Cappadocia", dove spiega dopo la fondazione il Talia si affermò in ambito nazionale e internazionale.
La prima esibizione del gruppo risale proprio a cinquant'anni fa, quando gli attori rappresentarono La Passione di Cristo presso Tagliacozzo. La manifestazione ebbe inizio in Piazza dell'Obelisco e si concluse sul monte Civita con la crocifissione. La regia fu affidata a Umberto Torres. Dato il successo ottenuto, quest'ultimo decise di proseguire l'attività culturale, estendendo le perfomance al mondo del folklore, nel tentativo di valorizzare le arti e le tradizioni popolari. Il collettivo prese quindi il nome di "Coro Talia" di Tagliacozzo.