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Dopo la proclamazione degli eletti, sia a Chieti che ad Avezzano (avvenuta nel Capoluogo della Marsica al Castello "Orsini"), le polemiche all'interno del Centrodestra non si placano, tanto è che, nelle conferenze stampa indette dalla Lega e dagli altri partiti, si stigmatizza il comportamento di Forza Italia, che sia a Chieti che ad Avezzano, ha scelto di correre da solo, probabilmente con l'intento di far perdere il centrodestra. Mentre nel capoluogo teatino anche con polemiche, il partito di Berlusconi ha sostenuto il candidato Di Stefano, al ballottaggio, ad Avezzano, invece, non solo non è stato appoggiato il candidato del centrodestra al ballottaggio ma, addirittura, alcuni candidati, molto vicini all'ex sindaco, avevano pubblicamente dichiarato di appoggiare il candidato del centrosinistra, Giovanni Di Pangrazio. Cosa questa inspiegabile, anche per un "suicidio politico", da addebitarsi esclusivamente ai dirigenti regionali e locali; questi ultimi, probabilmente, agendo per sole vendette personali.

 

(Sopra: Nazario Pagano, coordinatore regionale di Forza Italia.)