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Comunicato del capogruppo Forza Italia (Regione Abruzzo) Sospiri su sviluppi per l’azienda Maiella Morrone

Nuove e strane nubi continuano ad addensarsi nella vicenda dell’Azienda Maiella Morrone: secondo quanto trapelato tra i dipendenti, la Comunità Montana avrebbe versato 100mila euro nelle casse aziendali, per coprire il debito derivante dai mancati introiti dai Comuni che usufruiscono dei servizi. Tuttavia i 65 dipendenti avrebbero ricevuto solo mezzo stipendio, sulle 5 mensilità ancora sospese; la somma rimanente sarebbe stata utilizzata per pagare i debiti, ovviamente solo una minima parte, ovvero i sospesi con il Consorzio di Bonifica e gli esiti della vertenza lavorativa vinta da una dipendente. E ovviamente tale procedura sarebbe avvenuta nel silenzio totale delle Istituzioni: a questo punto giriamo direttamente al Governatore D’Alfonso e all’assessore Sclocco i quesiti nostri e dei dipendenti che aspettano da un anno di percepire la propria indennità, ovvero se corrisponde a verità il versamento dei 100mila euro, teoricamente destinati a coprire gli stipendi, e se la Regione è al corrente di come sarebbe stata impiegata quella somma, ovvero perché non è stata utilizzata per saldare tutte le mensilità nonostante le promesse profuse dalla Regione Abruzzo”. A porre l’interrogativo è stato il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo raggiunto da voci inerenti gli ultimi sviluppi dell’azienda Maiella Morrone.

Sulla vicenda dell’azienda Maiella Morrone continua la mortificazione imperdonabile dei dipendenti e continua lo scaricabarile delle Istituzioni regionali che, da una parte dicono che ‘la Regione non può entrare nei processi decisionali degli ambiti territoriali’, dall’altra fanno promesse, con il solo obiettivo di scongiurare una protesta eclatante dei lavoratori che, intanto, continuano a lavorare gratis – ha chiesto il Capogruppo Sospiri -. La Regione del Governatore D’Alfonso ha le sue responsabilità su quel dramma e oggi se le deve assumere per intero: due mesi e mezzo fa, nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio regionale da me richiesta, abbiamo approvato un documento che ha impegnato la giunta regionale ad adottare misure chiare almeno per dare garanzie ai 65 dipendenti, ossia procedere immediatamente al pagamento di tutto il debito maturato nei confronti dei lavoratori, disponendo anche delle risorse necessarie, e individuare soluzioni legali per il riassorbimento delle 65 unità in un nuovo soggetto gestore, ente privato o pubblico, come avviene per i restanti 34 ambiti, soluzioni che potevano e dovevano già essere individuate da mesi. La giunta D’Alfonso ha la possibilità di appaltare i servizi sociali a cooperative, o a un’unione di Comuni, o a un’azienda speciale consortile che possono tranquillamente riassorbire il personale di una società fallimentare; o ancora la giunta D’Alfonso ha la possibilità di far ricorso alla legge regionale 17 del 2011 di riforma delle ex Ipab, che consente agli Enti locali di sciogliere le proprie società e far confluire le relative attività nelle Asp, delegandole alla gestione dei servizi sociali. Il documento, predisposto e proposto da Forza Italia, discusso in aula, è stato approvato e va rispettato. Vanno liquidate tutte le mensilità; va garantito un futuro ai lavoratori; e va costituito quel gruppo di lavoro, voluto peraltro dalla maggioranza, che dovrebbe occuparsi ventiquattro ore su ventiquattro della vertenza e che dopo due mesi e mezzo si è volatilizzato nel nulla. Non solo: all’interno del gruppo, va consentita e garantita la presenza dei rappresentanti dei lavoratori, che solo in quel modo potranno effettivamente seguire l’iter del procedimento. E invece oggi sono arrivate delle pessime novità: in sostanza la Comunità Montana avrebbe riversato 100mila euro nelle casse dell’Azienda Maiella Morrone, ma la somma, anziché essere impiegata per liquidare il debito maturato con i lavoratori, sarebbe stato, per buona parte, utilizzato per saldare parte dei debiti dell’azienda con il Consorzio di Bonifica e con la dipendente che ha vinto la propria vertenza. Tanto che ai dipendenti sarebbe stata corrisposta solo la metà di un’unica mensilità tra le 5 ancora dovute, praticamente una vergognosa e indegna elemosina. Al Governo regionale e all’assessore Sclocco, che si sono assunti il ruolo di ‘controllori’, chiediamo se siano al corrente di tale circostanza, e chiediamo anche di effettuare ulteriori verifiche circa la stessa Comunità Montana: sembrerebbe infatti che prima la Comunità operasse in una sede di proprietà, ovvero l’ex sede dell’Azienda speciale Maiella Morrone, dove ovviamente non veniva pagato alcun affitto. Ora invece sembrerebbe che la Comunità si sia spostata in una nuova sede di proprietà del Consorzio di Bonifica, al quale, ovviamente, va pagato un affitto, lo stesso Consorzio con il quale c’è un debito da onorare. Se queste voci fossero vere, tali scelte sarebbero molto gravi, tenendo conto che la Comunità è un Ente in via di liquidazione, le cui spese devono rispondere ai criteri di economicità, ordinarietà e senso di responsabilità. Ovviamente – ha proseguito il Capogruppo Sospiri - dinanzi all’inerzia dell’assessore Sclocco, dinanzi al mancato rispetto degli impegni assunti e votati, riporteremo la problematica all’attenzione del Consiglio regionale chiedendo una nuova seduta straordinaria, nell’attesa che, a questo punto, anche altre Autorità si interessino della vicenda al fine di fare chiarezza sui conti dell’Azienda e sulla sua gestione”.

Pescara, 09.02.2016

Capogruppo Forza Italia

Regione Abruzzo

Lorenzo Sospiri