pescara consiglio comunale 01

GRUPPO REGIONALE FORZA ITALIA

Comunicato del capogruppo Forza Italia (Regione Abruzzo) Sospiri su Consiglio comunale straordinario su ex precari Attiva “Con 600 euro al mese non si sfama la famiglia, né si costruisce un futuro. Con 600 euro al mese, i lavori socialmente utili e i tirocini formativi, adatti a ragazzi di vent’anni, non a padri di famiglia di 40 o 50 anni, si alimenta solo il precariato, ma soprattutto oggi è stata offesa la dignità di 65 ex lavoratori della Attiva che si sono visti fare l’elemosina. Ancora una volta il sindaco Alessandrini con la sua maggioranza non ha proposto una sola soluzione al dramma degli ex precari della Attiva, pur sapendo che oggi c’è una sola strada da percorrere, ovvero l’affidamento alla Attiva di nuovi servizi, come la gestione e manutenzione del verde cittadino che consentirà di riassorbire le 65 unità rimaste a casa facendole assumere a tempo indeterminato da una società di somministrazione di lavoro, secondo una formula già applicata senza alcuna obiezione giuridica in altri Comuni italiani. Quella che occorre, però, è la volontà politica di seguire un percorso lineare e concreto”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia, alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri che oggi ha seguito la seduta straordinaria del Consiglio comunale dedicata agli ex precari di Attiva. “Il sindaco Alessandrini continua a caratterizzarsi per la sua spaventosa incapacità ad assumere decisioni a favore di Pescara e dei suoi cittadini – ha commentato il Capogruppo Sospiri -. Oggi doveva essere il giorno dei provvedimenti forti, puntuali, il giorno in cui la politica doveva mettere al centro le esigenze di 65 lavoratori che da oltre un mese manifestano in piazza Italia, accampati al freddo, sotto la pioggia, col vento, e invece il sindaco Alessandrini non ha saputo dire una parola a favore di quei lavoratori, anzi ha proposto l’elemosina a 65 persone, ovvero accettare la soluzione dei lavori socialmente utili o dei tirocini formativi ad appena 600 euro al mese. Una soluzione inaccettabile e soprattutto inspiegabile perché bastava studiare cosa sta accadendo in altre situazioni del tutto simili per trovare una strada già tracciata, ovvero: l’amministrazione deve cedere alla società in house che è Attiva, ovvero una società a totale capitale pubblico, il cui unico socio è il Comune, dei servizi che oggi fanno capo al Comune, esattamente come abbiamo fatto con il cimitero. L’amministrazione può subito trasferire ad Attiva la gestione del verde, per la quale la società ha già competenze e attrezzature, e gli operatori potranno essere riassorbiti facendoli assumere da una società di somministrazione di lavoro, come ha già fatto, ad esempio il Comune di Capaccio, senza sollevare alcuna obiezione di legittimità. Tutte le altre ipotetiche soluzioni, la reiterata richiesta stessa di pareri prima alla Corte dei Conti, oggi al Ministero, rappresentano solo un tentativo di temporeggiamento nella speranza che quelle 65 famiglie si arrendano e abbandonino la protesta in piazza Italia. Al contrario – ha detto ancora il Capogruppo Sospiri – la mancanza di risposte da parte della giunta Alessandrini non farà altro che esacerbare gli animi e i toni della protesta”. Pescara, 15.02.2016 Capogruppo Forza Italia Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri