- Visite: 574
- Pubblicato: 14 Marzo 2017
Questi i principali appuntamenti di Luciano D'Alfonso martedì 14 marzo:
- ore 10:00 a PESCARA, via Tirino n. 431 presso Pescara Fiera, convegno sul tema "D.D.L. Delega di riordino delle concessioni demaniali: un'occasione da cogliere per il futuro delle imprese balneari", con la partecipazione del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Enrico Costa. Evento organizzato da SIB Confcommercio e FIBA Confesercenti Abruzzo e Molise;
- ore 12:30 a L'AQUILA, Palazzo Silone, incontro istituzionale con il Questore di L'Aquila Antonio Maiorano;
- ore 13:00 a L'AQUILA, Palazzo Silone, incontro di lavoro con il Prefetto di L'Aquila S.E. Giuseppe Linardi e con il Prefetto di Teramo S.E. Graziella Patrizi, sulla situazione del bacino idrico Diga di Campotosto;
- ore 15:00 a L'AQUILA, Auditorium CGIL in via Saragat, assemblea con i dipendenti di Abruzzo Engineering, convocata dalla CGIL con il seguente ordine del giorno: uscita dallo stato di liquidazione; risultati e prospettive della Società;
- ore 16:15 circa (orario da definire) a L'AQUILA, Palazzo Emiciclo, riunione della sottocommissione della 1^ Commissione consiliare per esame testo dei seguenti PDL: n. 17/14, n. 206/16 e n. 207/16 aventi ad oggetto la "Nuova Pescara";
- ore 18:30 a L'AQUILA, Palazzo Silone, incontro con avv. Manola Di Pasquale e dr. Osvaldo Menegaz, Presidente Fondazione Malvina Menegaz di Castelbasso, per una iniziativa culturale.
E così, si è consumata la umiliante telenovela di Forza Italia, il partito di Berlusconi: la bandierina, ad Avezzano, non c'è più (però è stata presente alle ultime elezioni, nel 2016, a Sulmona). Infatti, artefice della svendita il consigliere regionale Emilio Iampieri, con il consenso del presidente regionale del partito, Nazario Pagano(foto sotto), della senatrice Paola Pelino (nell'immagine di "Telesirio") e soci. Di conseguenza, il coordinatore cittadino, Maurizio Bianchini, è stato "boicottato" ed ha rassegnato le dimissioni. La vicenda, in concreto, sotto la regia dell'onorevole Filippo Piccone e dell'assessore regionale Andrea Gerosolimo ed altri, ha costretto i massimi dirigenti di Forza Italia, a far capitolare il partito, cancellando definitivamente il suo simbolo nel capoluogo marsicano, con la proposta, quindi, di una lista civica a sostegno del candidato di "Avezzano Rinasce" e rischiando di consegnare, in caso di vittoria (anche se molto difficile), la città in mano d'altri.