Politica

ranieri gianlucaPowercrop: la vittoria è ancora lontana, ma ha già cento padri.

Nella conferenza stampa tenutasi presso il comune di Avezzano il giorno 27 aprile, il sottosegretario Mazzocca, il Sindaco Di Pangrazio e i consiglieri regionali marsicani intervenuti (quelli di maggioranza) hanno sottolineato come il risultato ottenuto nella lotta all’ecomostro Powercrop, cioè la revoca dell’accordo ed il no della Conferenza di Servizi,  sia merito di tutti, anche di chi, fino a ieri, il progetto Powercrop lo aveva sostenuto.

“Da parte nostra,” dichiara il consigliere del Movimento 5 Stelle Gianluca Ranieri, “siamo contenti. Contenti che la regione abbia fatto quanto gli avevamo suggerito: del resto, abbiamo ampiamente dimostrato in questi due anni che quando il Governatore della regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, instaura un dialogo costruttivo con le opposizioni, l’azione amministrativa diviene più efficace e a beneficiarne sono i cittadini. Peccato che non accada spesso.”

“Attenzione però,” continua il consigliere 5 stelle, “la lotta per salvare la Marsica dalla megacentrale a biomasse è ancora lunga e passa attraverso la notifica di revoca dell’accordo al Comitato Interministeriale, cosa che peraltro non viene prevista nella delibera. Ciò lascia supporre che, aldilà della notifica, manca ancora la volontà di portare avanti una seria azione politica a supporto di quanto deciso, in primis nei confronti del comitato, per ribadire, sia sul piano tecnico, sia, a maggior ragione, sul piano politico, quanto deliberato.”

Resta altresì un’incognita il nuovo accordo di riconversione del comparto bieticolo-saccarifero a cui pure il sottosegretario Mazzocca ha solo accennato, ma sul quale è il caso di fare al più presto chiarezza definendo nei dettagli quali saranno le intenzioni del governo regionale.   

atessa manifestazione ospedale 01Rapinato in pieno giorno L’Ospedale San Camillo di Atessa

Le promesse di Pinocchio...

Nel pomeriggio di giovedì 28 aprile una ditta di traslochi ha trasferito letti, tavoli e attrezzature del blocco operatorio del San Camillo di Atessa verso l’ospedale Renzetti di Lanciano.

Tre sale operatorie all’avanguardia recentemente realizzate con un investimento di circa 5,9 milioni di euro sono state smantellate.

Un vero “affare” chiudere il S. Camillo di Atessa ! ... nel mentre al Renzetti lamentano 400 interventi in lista di attesa da mesi per mancanza di personale (vedi “Il Centro di domenica 24 aprile).

Eppure c’è ancora chi crede nelle promesse e invece di sostenere la battaglia del Sindaco di Atessa per il San Camillo, fiancheggia i responsabili e i complici della rapina.

Purtroppo, in pochi hanno capito il motivo per cui l’assessore regionale alla sanità Paolucci  ha chiuso l’Ospedale San Camillo.

E allora forse è il caso di essere espliciti:le risorse economiche del San Camillo di Atessa l’Assessore le sta dirottando verso l’ospedale di “casa propria” ovvero quello di Ortona dove ha posto in essere una serie di provvedimenti di potenziamento come: il trasferimento di Dermatologia clinica da Chieti ad Ortona, posti letto di protesica ortopedica, posti letto di chirurgia oncologica ed un centro regionale per melanomi.

Eppure ….. il blocco operatorio del San Camillo di Atessa è stato chiuso per motivi di sicurezza perché non c’era la rianimazione.

Il blocco operatorio del San Camillo di Atessa doveva e poteva essere un vero polmone per sostenere le difficoltà del Renzetti, ma la politica regionale ha deciso diversamente perché Atessa non ha un governo comunale della stessa parrocchia e perciò  ad Atessa …….hanno ridotto l’attività ambulatoriale da quattro a due giorni al mese, ridimensionato il laboratorio radiologico e il laboratorio analisi si regge con un solo medico.

Sarebbe proprio il caso che certi movimenti e partiti politici rimettessero in discussione la propria posizione per  capire se veramente antepongono gli interessi di parte a quelli della salute dei cittadini.

Il Sindaco di Atessa

Nicola Cicchitti