Politica

di nicola maurizio 150112 rep 02DI NICOLA (CD): CONTRIBUTO DI 700MILA EURO ALLA PROTEZIONE CIVILE

(ACRA) - L'Aquila, 17 dicembre - Uno stanziamento di 700mila euro destinato al Dipartimento della Protezione Civile della Regione, per far fronte ai danni provocati dagli episodi di maltempo che hanno colpito l'Abruzzo nel corso dell'anno che sta per concludersi. Lo annuncia il Presidente della Commissione Bilancio Maurizio Di Nicola, a margine dei lavori del Consiglio regionale, in cui è stato approvato l'emendamento che lo vede primo firmatario. "Queste risorse - spiega Di Nicola - saranno utili per coprire i costi derivanti dagli interventi effettuati delle associazioni di volontariato di Protezione Civile e della Croce Rossa in occasione delle emergenze dei mesi di febbraio, marzo e ottobre, in cui hanno garantito l’assistenza ed il soccorso necessario alle popolazioni colpite. Serviranno anche a garantire l’attivazione delle apposite convenzioni tra la Regione e le stesse associazioni di volontariato, sempre più determinanti per le attività di Protezione Civile e, quindi, di salvaguardia per la pubblica e privata incolumità. Potranno, inoltre, essere impiegati per ammodernare e dotare alcune porzioni del territorio della Regione, attualmente sprovviste, delle necessarie stazioni per il monitoraggio dei principali parametri meteorologici, idrogeologici e nivologici, al fine di migliorare l’attuale sistema di prevenzione e previsione dei rischi". Nello stesso emendamento sono stati destinati 50mila euro per la promozione turistica regionale e 40mila euro per l'area marina protetta Torre del Cerrano. (com/f.f.)

 

pescara municipio 110812 rep 03Comunicato Armando Foschi – Pescara Mi piace – su Pescara appestata dall’odore di feci

Un odore nauseabondo di feci sta appestando da questa mattina tutta la città di Pescara, a partire dalle zone più vicine al mare e al fiume, un olezzo insostenibile che permane in assenza di vento, rendendo irrespirabile l’aria. Un odore che, memori di quanto accaduto la scorsa estate, con lo sversamento in mare di 30milioni di litri di feci e liquami in 17 ore, per la rottura di una condotta di 10 metri di diametro, ha subito fatto scattare l’allarme tra decine di cittadini che hanno chiamato in Comune per avere risposte, senza ottenere alcun risultato. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede al Comune di accertare con tempestività l’origine del cattivo odore e di ufficializzare cosa lo stia causando, mobilitando anche l’Agenzia regionale per la tutela ambientale, affinchè esegua gli opportuni controlli”. A lanciare l’allarme è Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, raggiunto da decine di telefonate di cittadini in allarme.

Già ieri sera – ha spiegato Foschi – nel centro cittadino c’era un forte odore acre, tipico del sansificio. Ma questa mattina l’aria è completamente cambiata, anzi è diventata irrespirabile. Già alle 7 del mattino tutta la città era invasa dall’odore inequivocabile di escrementi: da Porta Nuova, zona via D’Avalos-via Bardet, via Marconi, sino al centro, dunque riviera nord, via del Concilio, piazza Sant’Andrea, via Gobetti, era impossibile non accorgersene e non essere disturbati da quell’olezzo anomalo. Il pensiero di molti è subito corso verso il depuratore, ovvero al sospetto che fosse accaduto qualcosa all’impianto di via Raiale, e in tanti già dalle 8 hanno tempestato i centralini del Comune per capire cosa stesse accadendo e perché a Pescara ci fosse quell’odore che sta tuttora costringendo tutti a tenere ben chiuse le finestre di case, scuole e uffici. Ma dal Comune nessuna risposta. E ovviamente l’allerta resta, perché non possiamo dimenticare l’emergenza ambientale che si è verificata a Pescara appena il 28 luglio scorso, quando in 17 ore 30milioni di litri di reflui e liquami di fogna sono finiti nel fiume e nel mare, e in tanti avevano avuto, in quei giorni, il sospetto vedendo il colore strano dell’acqua e, soprattutto, il suo cattivo odore. Ma in quell’occasione il sindaco Alessandrini ha ritenuto opportuno non avvisare la popolazione che ha continuato a farsi il bagno in mezzo a quelle feci; così come accaduto lo scorso 17 ottobre quando nel mare è stata avvistata e fotografata una evidente chiazza marrone che, uscendo dal fiume, arrivava fino a piazza Primo Maggio, ma, anche in quel caso, fatti i campionamenti mai nessuno ha saputo la natura e l’origine di quella chiazza marrone. A questo punto i sospetti sono molti e l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede al Comune di intervenire per accertare l’origine dell’odore insopportabile, attivando tutte le opportune misure di emergenza e mobilitando le unità ispettive dell’Arta con le strumentazioni del caso, perché la città ha il diritto di sapere che aria sta respirando”.

Vi inviamo cordiali saluti

Pescara, 16/12/2015

Per info

Armando Foschi

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