Politica

santangelo roberto

Il Vicepresidente vicario in Consiglio regionale, Roberto Santangelo (sopra), si è recato questa mattina presso il Centro per l’Impiego dell’Aquila per una visita conoscitiva.

Ho voluto saggiare personalmente le competenze e la professionalità delle figure che operano nella sede del capoluogo di Regione accompagnato dalla responsabile, dott.ssa Francesca Farda, con la quale ho avuto un colloquio cordiale e franco. Ho avuto modo di constatare una realtà dinamica, funzionale alle nuove e sempre mutevoli esigenze del mercato del lavoro.”

La numerosa affluenza agli sportelli del front office così come negli uffici del back office, riscontata in data odierna – ha detto Santangelo - è uno degli elementi indicativi dell’importante ruolo che svolgono i Centri come punto di partenza per i numerosi, purtroppo troppi, disoccupati”.

Il processo di riforma che ha previsto il passaggio di competenze temporaneo dei Cpi alla Regione, in attesa di transitare poi nel ruolo dell’Agenzia nazionale per il lavoro, ha visto l’inserimento dei navigator con il compito di accompagnare e facilitare i disoccupati nell’ingresso nel mondo del lavoro, degli inoccupati per il loro reimpiego e tutti coloro che vogliono un sostegno all'autoimpiego (lavoro autonomo), all'imprenditorialità o all’avvio di un’impresa.”

Santangelo ha concluso manifestando “la volontà di continuare a verificare la situazione anche negli altri Centri per l’Impiego della Regione per avere un quadro più completo possibile sull’offerta lavorativa ma anche formativa dei Cpi. Prossima tappa il Centro per l’Impiego di Pescara.”

emiciclo tre

In base all'articolo 146 del "Regolamento Interno dei Lavori del Consiglio regionale" la durata della Commissione d'inchiesta è stabilita in sei mesi, al termine del quale conclude i lavori con una relazione che viene inviata al Presidente Lorenzo Sospiri e ai consiglieri regionali. Con la relazione la Commissione può proporre al Consiglio iniziative e provvedimenti da assumere. Nello svolgimento dell'inchiesta, la Commissione può richiedere agli Uffici della Regione, nonché agli Enti ed Istituti da essa dipendenti ed alle società partecipate dalla Regione, tutte le informazioni utili all'espletamento dell'inchiesta, senza che ad essa sia opponibile il segreto d'ufficio, e può altresì convocare persone che possano fornire informazioni utili al completamento dell'inchiesta. Tra i compiti della Commissione si ricordano: svolgere indagini al fine di verificare l'esatto stato del procedimento, le attività svolte e gli interventi necessari a garantire nel più breve tempo possibile l'avvio e la conclusione degli interventi di bonifica e reindustrializzazione; accertare le motivazioni che impediscono l'avvio delle procedure di bonifica nonostante lo stanziamento dei fondi; effettuare una ricognizione degli atti e dei provvedimenti adottati e delle ragioni alla base del mancato avvio delle attività di bonifica a distanza di otto anni dalla norma che ha disposto il finanziamento delle opere di bonifica e di sedici mesi dall'aggiudicazione della gara relativa agli interventi di bonifica; disporre l'acquisizione degli atti, le audizioni, ed ogni altra attività utile a tali accertamenti, ivi compreso verificare la disponibilità della somma pari a 1,5 milioni di euro che la Regione, su richiesta del Ministero per l'Ambiente, ha impegnato per consentire la copertura dell'importo necessario agli interventi di bonifica; acquisire elementi in merito ad eventuali omissioni o inadempimenti che abbiano determinato l'attuale situazione di stallo.