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CONSIGLIO REGIONALE, ANGELOSANTE: APPROVATO CONTRIBUTO ALLA FISI

 

(ACRA) – L'Aquila,  ottobre - Il Consiglio regionale ha approvato una proposta di legge che prevede uno stanziamento di 50 mila euro quale contributo alla Federazione Italiana Sport Invernali (comitato abruzzese). “Si tratta – spiega il Consigliere regionale Simone Angelosante - di un contributo mirato alla promozione delle attività sportive giovanili della Fisi, in quanto in Abruzzo lo sci è una gran bella realtà che vanta 2.000 tesserati e 40 sci club regionali. Inoltre, abbiamo oltre 20 atleti che sono “osservati” nazionali per i titoli conquistati, un atleta nella nazionale C, l'aquilana Giulia Di Francesco, Goffredo Mammarella del gruppo sportivo Carabinieri ed è abruzzese il vincitore della gara “Pinocchio sugli sci” che è la massima manifestazione per i giovanissimi italiani e si tratta di Andrea Piccone. Questo finanziamento – sottolinea Angelosante - consentirà ai nostri giovani di praticare lo sci, attraverso le scuole, gli sci club e a partecipare alle gare nazionali che si tengono normalmente sulle piste alpine. Si tratta di un investimento sul nostro futuro sportivo. Altre regioni del nord, da sempre, sostengono questa attività mentre per l'Abruzzo si tratta la prima volta. Lo sci, infine, è un formidabile motore economico del turismo regionale”. A commentare l'approvazione del provvedimento in Consiglio è intervenuto il presidente della Fisi Angelo Ciminelli: “Un doveroso ringraziamento va ai Consiglieri che hanno sostenuto l'attività della Federazione. Un sostegno importante per i nostri ragazzi in questo momento storico dove sono molti gli atleti in vista a livello nazionale. Finalmente, per la prima volta, i nostri ragazzi potranno praticare questo sport avvicinandosi all'agonismo vero, soprattutto a livello giovanile, dove le tante trasferte rappresentano un impegno economico sostanzioso per le famiglie”. (red)

 
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CONSIGLIO REGIONALE APPROVA MODIFICA LEGGE CASE POPOLARI
(ACRA) – L’Aquila 15 ottobre – E’ stata approvata a maggioranza la legge di iniziativa della giunta regionale che modifica le norme per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni di locazione. La legge si compone di sei articoli e non comporta impegni di spese per il bilancio regionale. Tra le novità il nuovo progetto di legge amplia la categoria dei reati previsti dalla legge regionale 96/1996 che nella  sua formulazione attuale, richiede che l’intestatario della domanda di assegnazione  e/o uno dei componenti del suo nucleo familiare non debba avere riportato condanne penali passate in giudicato per una serie di reati. La nuova legge, amplia la categoria dei reati, ricomprendendo tra le condanne definitive anche i reati di vilipendio di cui agli artt. 290 e ss. c.p. (vilipendio della Repubblica, delle  istituzioni  costituzionali e delle forze armate, vilipendio alla nazione italiana, vilipendio  o danneggiamento alla bandiera o ad altro emblema dello Stato), tutti i reati contro la PA (dal peculato alla corruzione, passando per concussione e violenza o minaccia a pubblico ufficiale), contro l’amministrazione della giustizia (es. reati di favoreggiamento e falsa testimonianza), contro l’ordine pubblico, contro il patrimonio, fino ad arrivare ai delitti contro la persona (maltrattamenti in famiglia, lesioni, omicidio, ecc.). La proposta di legge introduce inoltre una disposizione di favore nei confronti dei coniugi separati o divorziati, i quali, seppur titolari di case di proprietà, non possono usufruirne in quanto assegnate dalla legge all’altro coniuge, il che determina spesso una situazione di forte difficoltà economica e abitativa. In questi casi, si prevede che la casa assegnata al coniuge separato o all’ex-coniuge non sia considerata ai fini del requisito di cui alla lettera d), ossia quello relativo alla non titolarità di diritti di proprietà o altri diritti reali di godimento. Il progetto di legge intende,  tra l’altro, rendere più precisa la disciplina delle dichiarazioni in merito all’attestazione della proprietà, garantendo maggiore equità e certezze nei controlli dei requisiti. In particolare, per quanto riguarda i cittadini stranieri non sarà più consentita un’autocertificazione su eventuali proprietà all’estero, bensì occorrerà presentare una certificazione, rilasciata secondo i criteri previsti ai sensi dall’art. 2 del D.P.R. n. 394/1999. (red)