Politica

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Se non fosse un dramma,sarebbe una farsa, dichiara Stefano Lanciotti consigliere comunale di Avezzano.

coronavirus tre

 Il sindaco pro tempore di Avezzano Giovanni Di Pangrazio certifica il proprio fallimento nella gestione dell’emergenza Covid e lo fa con una lettera indirizzata al Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favena.

Di Pangrazio dopo aver preso atto che nessuna delle richieste rivolte alla Regione Abruzzo e alla ASL1 hanno trovato il benché minimo accoglimento e che questi Enti hanno del comune di Avezzano una considerazione pari a zero,ha deciso di richiedere alle “Penne Nere”di approntare ad Avezzano un ospedale da campo.Per carità tutto giusto è legittimo se non fosse che è inaccettabile il timoroso e remissivo comportamento del Sindaco nei confronti di Marsilio e Testa.

Di Pangrazio assuma azioni anche eclatanti a difesa del diritto alla salute degli abitanti della Marsica tutta,occupi anche fisicamente gli uffici del Presidente della Regione Abruzzo e mandi la Colizza ad occupare quelli della Direzione Sanitaria della ASL.Cerchi di sviluppare qualche proficuo rapporto con il governo nazionale se ne ha la capacità.Chieda udienza al Prefetto e Le riconsegni la fascia tricolore di primo cittadino.

Cerchi insomma di dare un segno tangibile di esistenza in vita perché i cittadini di Avezzano stanno vivendo un dramma nel dramma”

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Stefano Lanciotti

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AVEZZANO.  E’ apparsa questa mattina su vari quotidiani la notizia della prossima nomina dell’ottavo assessore della Giunta Di Pangrazio.

Si tratta di Lorenzo De Cesare, già assessore con Floris,  ex consigliere nel primo mandato Di Pangrazio nonché candidato sindaco nel 2012.

La storia politica di De Cesare è stata molto variegata e caratterizzata da diversi dietrofront: dopo essersi presentato come sindaco nel 2012 ottenendo 1.231 preferenze, appoggiò Di Pangrazio con un apparentamento ufficiale, guadagnandosi un posto  come consigliere nella sua maggioranza.

Nel gennaio del 2013 si dimise dalla carica di consigliere comunale per diventare Presidente del CAM, da cui fu cacciato 4 mesi dopo a causa di una questione di incompatibilità sollevata dal Consiglio di Sorveglianza.

Dopo la sua cacciata dal Consorzio Acquedottistico fu molto critico verso l’operato di Di Pangrazio, finchè, in vista delle nuove amministrative del 2017,  stabilì un’alleanza con Tiziano Genovesi e Nazzareno Di Matteo che però naufragò prima ancora di arrivare alle elezioni.

Decise dunque di non ricandidarsi ma di tornare nella scuderia Di Pangrazio appoggiando la candidatura della moglie Luigia Francesconi.

Dopo aver perso le elezioni, la Francesconi entrò in Consiglio comunale a seguito della sentenza del TAR per effetto della cosiddetta anatra zoppa, ma successivamente abbandonò la minoranza guidata da Di Pangrazio per entrare nella maggioranza di De Angelis.

In seguito abbandonò anche De Angelis votando contro il bilancio consuntivo, determinando la caduta dell’amministrazione e il commissariamento insieme a Leonardo Rosa e Marco Natale, anche loro entrati in Consiglio in appoggio a Di Pangrazio e passati poi in maggioranza con De Angelis.

Nelle ultime elezioni del settembre scorso né De Cesare né la moglie hanno deciso di ricandidarsi, facendo comunque un nuovo dietro-front appoggiando ancora Di Pangrazio per il quale De Cesare ha svolto il ruolo di mandatario elettorale.

Non è dunque passata inosservata la notizia della sua nomina come prossimo assessore: dopo la nomina di Loreta Ruscio, moglie di Rosa, l’altro consigliere che tradì Di Pangrazio per poi tradire De Angelis, ora arriva la nomina del marito della Francesconi.

E in molti già si chiedono se è in programma un incarico anche per qualche parente del terzo ex consigliere che fece cadere l’amministrazione De Angelis, Marco Natale, per il momento rimasto fuori dal Comune.

*da Avezzano informa

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