monossido carbonio

400 casi di avvelenamento da monossido di carbonio, ogni anno, sono un numero considerevole.
Questi i numeri gestiti e comunicati dal Centro Nazionale di Informazione Tossicologica della Fondazione Maugeri.
L’avvelenamento da monossido di carbonio (CO) è causato da un gas altamente tossico, che tuttavia è inodore, incolore, insapore, non irritante e quasi impercettibile. Un nemico assai subdolo dunque.
Gli esperti del CNIT la considerano un’intossicazione “stagionale” causata dalla cattiva combustione in impianti termici mal funzionanti o da utilizzo di mezzi di riscaldamento inadeguati e capita anche in Abruzzo, dove il freddo è intenso e le case devono essere riscaldate a fondo.Dalle prestazioni erogate dal CNIT si è valutato che l’età media dei soggetti trattati è 32 anni, ma il 20 percento sono bambini sotto i 12 anni.
L
a maggioranza dei casi si verifica nel periodo invernale.
Lo sprigionarsi di questo gas tossico in genere è causato dalla “cattiva” combustione di carburanti contenenti carbonio.
I
mpianti e apparecchi riscaldanti inadeguati (es. bracieri) e mal funzionanti, vecchi o installati scorrettamente (caldaie murali e scaldaacqua a fiamma libera, stufe e caminetti) possono essere la causa dell'avvelenamento, come processi di combustione in ambiente povero di ossigeno. Cosa importantissima, ricordatelo, è la manutenzione.