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«E’ importante che ci si confronti sulla competenze perché la Legge è fatta un po’ male, non chiarisce. Il decreto Antimafia ci crea dei problemi che stiamo cercando di superare con il coordinamento, con la circolazione delle informazioni, con regole che evitano delle sovrapposizioni, raddoppi inutili. L’efficacia nell’azione di contrasto sul piano cautelare e di prevenzione nasce con la tempestività, completezza e con il coordinamento degli interventi. Purtroppo il Csm non e’ mai intervenuto per indicare una piccola attivita’ rivolta ai protocolli, la loro attuazione e’ affidata alla buona volontà e al senso istituzionale dei singoli uffici». Lo ha detto all’Aquila, il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti, nel corso della firma del protocollo d’intesa in materia di indagini finalizzate all’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali.