cinghiale

Il mancato risarcimento dei danni alle colture agricole causati dalla fauna selvatica, il ritardo cronico e ingiustificabile con il quali gli enti preposti attivano le procedure a cui sono titolati, la carenza di una concreta politica di tutela del comparto agricolo e se vogliamo l’assoluta inconsistenza di azioni strategiche nella gestione faunistica hanno determinato il raggiungimento del punto di non ritorno per molte aziende e in particolare per quelle delle aree interne” è quanto afferma Concezio Gasbarro, Presidente di Confagricoltura Abruzzo.Le aziende non possono più programmare le semine per le incertezze sui futuri raccolti e sono costrette a chiudere per inerzia delle Istituzioni.