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«E’ importante che ci si confronti sulla competenze perché la Legge è fatta un po’ male, non chiarisce. Il decreto Antimafia ci crea dei problemi che stiamo cercando di superare con il coordinamento, con la circolazione delle informazioni, con regole che evitano delle sovrapposizioni, raddoppi inutili. L’efficacia nell’azione di contrasto sul piano cautelare e di prevenzione nasce con la tempestività, completezza e con il coordinamento degli interventi. Purtroppo il Csm non e’ mai intervenuto per indicare una piccola attivita’ rivolta ai protocolli, la loro attuazione e’ affidata alla buona volontà e al senso istituzionale dei singoli uffici». Lo ha detto all’Aquila, il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti, nel corso della firma del protocollo d’intesa in materia di indagini finalizzate all’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali.

l'aquila palazzo regione giunta 201208 rep 07

La Provincia dell’Aquila registra una flessione di 576 imprese pari a – 2,29%, valore più basso rispetto al – 3,15% italiano. Regge bene l’Aquila, che con +597 imprese è l’unico territorio della Provincia in cui si registra il segno più: Alto Sangro sostanzialmente stabile (-24), peggio il Territorio Peligno (-149). Ma la vera debacle la registra la Marsica, che in cinque anni ha visto chiudere oltre mille aziende: colpa, soprattutto, del cattivo andamento di settori cardine per l’economia delle aree interne della Regione, come l’agricoltura, che registra meno 1102 aziende in un lustro. Questi i dati che emergono dal focus sviluppato del ricercatore Aldo Ronci, che ha prelevato dal sito www.movimprese.it i dati provinciali delle imprese attive.