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I referenti Marsicani della mozione Orlando pronti per la seconda fase delle primarie del PD

 

 

Riunione ad Avezzano per un brindisi con tutti i referenti della Mozione Andrea Orlando della Marsica, con questa riunione, in un clima partecipe e festoso, si è avviata la seconda fase della campagna congressuale che porterà alle primarie del prossimo 30 Aprile,.

Il 30 di Aprile le primarie del PD saranno aperte al voto di tutti i cittadini e si voterà per eleggere il segretario del Partito Democratico.

.La riunione dei sostenitori Orlando Segretario,è iniziato con un saluto del Coordinatore del Comitato Orlando di Avezzano Augusto Di Bastiano,a seguire è intervenuto Michele Fina che Domenica scorsa  a L’Aquila è stato indicato come , capolista Provinciale dei candidati all'Assemblea nazionale a sostegno di Orlando .. Della stessa lista, in seconda posizione, fa parte Emanuela Di Giovambattista, Assessore del Comune dell'Aquila e originaria di Massa d'Albe (fu anche candidata e ottenne un ottimo risultato alle elezioni provinciali del 2010 proprio nel collegio Celano - Massa d'Albe). Seguono al terzo posto Stefano Albano, giovane segretario del Pd dell'Aquila e Simona Fasciani di Sulmona.

Prima del brindisi di buon augurio e buon lavoro per le primarie in molti  hanno ribadito le motivazioni della partecipazione e di impegno per le primarie. e tra questi l'On. Corrado Paoloni, il Sindaco di Gioia dei Marsi Gianclemente Berardini, il Presidente della Comunità del Parco d'Abruzzo Antonio Di Sante e poi amministratori ed esponenti del Pd di tutti i paesi della Marsica. Naturalmente c'era una folta delegazione del Pd di Luco dei Marsi, paese di Michele Fina.

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(Regioni.it 3141 - 11/04/2017) Il Ministero della Salute dovrà risarcire i danni agli emotrasfusi. Lo stabilisce una sentenza della Corte d'appello civile di Roma, che affida a un giudizio separato la quantificazione dei danni biologici, morali e patrimoniali riconosciuti.

La sentenza interessa tutti coloro che hanno subito danni da emotrasfusione con sangue infetto. I giudici hanno così respinto un appello proposto dallo stesso Ministero contro una sentenza emessa dal tribunale monocratico di Roma nel 2006. Il Ministero sosteneva che, derivando il danno da una serie di trasfusioni, sarebbero state responsabili le singole Regioni in quanto depositarie dei compiti amministrativi in materia di salute umana e veterinaria.

Mentre per i giudici "il Ministero della Salute è tenuto ad esercitare un'attività di controllo e di vigilanza in ordine alla pratica terapeutica della trasfusione del sangue e dell'uso degli emoderivati sicché risponde dei danni conseguenti ad epatite ed a infezione da HIV, contratte da soggetti emotrasfusi, per omessa vigilanza sulla sostanza ematica e sugli emoderivati”.

Ciò significa anche che il sangue e gli emoderivati somministrati agli ammalati non rispondevano ai requisiti di 'pulizia' e di igiene preventiva che avrebbero limitato il contagio.