Cronaca

carpineto sinello

La telefonata arriva a 112 e 1515 alle 16:30 del 28 marzo scorso: un uomo dice di aver visto un grosso esemplare di orso nei pressi della frana in località Vaccareccia di Carpineto Sinello, lungo
la strada che collega Guilmi a Roccaspinalveti e Liscia, testimoniandone l’avvistamento anche attraverso l’invio di una fotografia. Trattandosi di territorio non frequentato dal plantigrado, lontano dall’area di presenza della specie, sono scattati prontamente i controlli da parte dei militari della Stazione Carabinieri Forestali di Gissi.
Giunta sul posto la pattuglia riscontra trattarsi di una falsa segnalazione.
Per tali ragioni l’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Vasto, per aver procurato un allarme presso le Autorità ed ingiustificati timori e preoccupazioni per la popolazione locale.

 

 l aquila anime sante

Alle 3.32 la lettura dei nomi delle 309 vittime e altrettanti rintocchi del campanile. L’Aquila si è fermata nel suo dolore con una fiaccolata silenziosa che ha attraversato il cuore di una nazione che non dimentica. Di “dovere della memoria” ha parlato il premier Conte che ha preso parte al corteo di familiari, associazioni, sindaco e tanti cittadini arrivati anche da fuori Abruzzo.

Dieci anni come un giorno: il tempo trascorso dalla notte del 6 aprile 2009 non è bastato a cancellare il dolore dal cuore dei familiari delle 309 vittime, morte sotto le macerie del terremoto. Oggi come allora, la città si è stretta in un immenso abbraccio e, insieme, ha ricordato i suoi morti con una fiaccolata silenziosa e commossa. Migliaia gli aquilani che si sono dati appuntamento in via XX Settembre, sicuramente molti di più di quanti non fossero gli scorsi anni, come molti di più sono stati i giornalisti tornati nel capoluogo abruzzese dopo che i riflettori si erano spenti man a mano che trascorrevano gli anni dalla tragedia.

 

penne ospedale

Un corteo pacifico e festoso da Piazza della Repubblica fino a Piazza Unione per consegnare un documento nel quale si chiede senza mezzi termini che l’ospedale di Penne non venga più ridotto ai minimi termini. Per la verità, all’inizio della manifestazione, si è notata anche la presenza dell’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, destinataria del documento, che ha poi atteso la delegazione nel palazzo del consiglio regionale di Piazza Unione. Al centro delle richieste la possibilità di dare nuovo vigore al presidio ospedaliero di Penne, non solo come baluardo sanitario per tutta l’area vestina, ma anche come supporto al Santo Spirito di Pescara.