Cronaca

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TAGLIACOZZO: PAURA TRA I RESIDENTI

- Tagliacozzo è nel mirino di un commando di malviventi che sta seminando il terrore tra i residenti. Negli ultimi giorni, la banda, composta da almeno quattro persone, ha messo a segno una serie di raid notturni, tentando di introdursi in diverse abitazioni e portando a termine veri e propri furti. Nella tarda serata di ieri, i malviventi hanno colpito una villa nella zona di Collemaggio, dove hanno rubato oro e preziosi, lasciando dietro di sé una scia di distruzione. Fortunatamente nel momento del furto i proprietari della villa non erano in casa, mobili e le suppellettili sono stati danneggiati durante il raid, aumentando il senso di vulnerabilità tra i cittadini. Le telecamere di videosorveglianza dell’abitazione però hanno catturato i volti di due presunti membri della banda, fornendo così un importante indizio alle forze dell’ordine.

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OPI: SUPER TESTIMONE

- C’è un nuovo elemento che potrebbe riscrivere la storia dell’incidente in cui perse la vita Luca Pulsinelli, 50 anni, comandante dei carabinieri forestali di Villetta Barrea. A distanza di tempo dalla tragedia, avvenuta il 16 giugno 2024 lungo la Statale 83 Marsicana, a Opi, emerge la figura di un super testimone. Si tratta di un ragazzino che si sarebbe trovato all’incrocio nel momento del sinistro. Ad avviare le formalità per la convocazione dei genitori del minore, lo studio legale che assiste la famiglia di Antonello De Arcangelis Del Forno, l’operaio 51enne originario di Opi indagato per omicidio stradale e trovato senza vita nel garage della sua abitazione il 30 settembre scorso, in quello che le autorità hanno definito un gesto estremo. La vicenda giudiziaria ha quindi assunto contorni ancora più complessi con l'apertura di un secondo fascicolo, per istigazione al suicidio, sulla scorta di quanto emerso dalle indagini difensive depositate alla Procura della Repubblica di Sulmona.

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TERREMOTO L’AQUILA: E’ IL GIORNO DEL RICORDO,
16 ANNI DALLA TRAGEDIA COSTATA 309 VITE

– Sedici anni dopo la tragedia costata la vita a 309 persone, L’Aquila si ferma per commemorare le sue vittime nel giorno del ricordo di una ferita profonda, il terremoto che nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 ha colpito il capoluogo d’Abruzzo e altri 56 comuni. A ricordarlo ogni giorno ci sono i segni di un complesso percorso di rinascita sociale e materiale, evidenti tra i cantieri di un centro storico in ricostruzione nella città che oggi si prepara ad essere Capitale italiana della Cultura 2026. L’Aquila guarda al futuro ma non dimentica, non possono farlo i familiari delle vittime, da sedici anni alla ricerca di giustizia tra le aule dei tribunali. Lo scorso primo aprile la Corte di Appello civile dell’Aquila, ha restituito un minimo di dignità a chi è morto e a chi continua a lottare, ribaltando la sentenza “shock” di primo grado che rispetto al crollo dell’edificio in via Campo di Fossa, dove persero la vita 24 persone, attribuiva un concorso di colpa, con riduzione del 30% dei risarcimenti alle vittime, per non essere uscite di casa dopo le prime scosse.
E quest’anno, alla vigilia di una ricorrenza dolorosa, L’Aquila ha accolto in Piazza Duomo il Giuramento del 99esimo corso dei Vigili del fuoco alla presenza del premier Giorgia Meloni e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, un evento fortemente simbolico che per la prima volta nella storia del Corpo nazionale si è svolto al di fuori delle mura delle Scuole Centrali Antincendi di Roma.