Cronaca

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Atri gravemente colpita da frane e smottamenti..

Questa mattina, intorno alle 8,30, il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il Genio Civile di Teramo e il sindaco del comune di Atri, Gabriele Astolfi, hanno effettuato un sopralluogo nelle zone della città ducale gravemente colpite da smottamenti e frane. In particolare quella del centro storico di Casoli di Atri dove sono stati evacuati 15 nuclei famigliari, residenti in due palazzine e in case singole, e altre 3 abitazioni potrebbero essere interessate da analogo provvedimento.

celano comune e piazza rep 07

Ieri sera, a Celano, intorno alle 22.30, in via Aia Capoccia, dove da giorni manca l’illuminazione pubblica, momenti di panico.

Una residente ha lanciato l’allarme dopo che un uomo ha tentato di forzare il portoncino di casa. La ragazza, richiamata dal rumore, ha aperto la porta e si è trovata di fronte un uomo incappucciato.

Nonostante la giovane abbia richiuso a chiave subito la porta, l’uomo ha comunque provato a forzarla. L'attenzione dei vicini, intanto, è stata attirata dalla giovane che gridava in preda allo spavento.

Immediatamente, dopo essere stato avvisati, sono giunti sul posto i carabinieri della stazione di Cerchio.

I residenti lanciano un appello all’amministrazione comunale di Celano affinché, quanto prima, venga ripristinata l’illuminazione stradale.

ospedale

Riaprire neurochirurgia però non come ambulatorio ma come reparto. E’ questa la richiesta avanzata ieri mattina al manager della Asl Tordera, dalla “spedizione” di sindaci e amministratori della Marsica, partiti da Avezzano per dar vita a una manifestazione di protesta contro la chiusura del reparto dell’ospedale di Avezzano.

L’evento è stato organizzato dal consigliere regionale Emilio Iampieri, che ha chiesto al manager di riportare ad Avezzano il reparto, tutto come era prima.

Abbiamo specificato la necessità che ha Avezzano di avere il reparto in quanto area montana. A noi non serve il primariato, un semplice poliambulatorio non ci serve a nulla. Andare all’Aquila sarebbe un problema ancora più grande. La gente così non avrebbe più nemmeno il diritto alla vita”, fanno sapere coloro che hanno preso parte al presidio.

Il consigliere regionale Maurizio Di Nicola ha detto che il discorso va approfondito proprio in base al fatto che siamo in un’area montana e ha ricordato la battaglia per il presidio di Pescina.