Cronaca

confagricoltura

Ancora risorse pubbliche a favore dei Centri di Ricerca CRAB, COTIR E CRIVEA ma con quale obiettivo: quello di sostenere la ricerca a favore del mondo agricolo? O quello di contribuire alla sopravvivenza di strutture lontane dalle esigenze del settore primario?
Secondo le motivazioni alla base di questa ulteriore iniezione di risorse vi è la necessità di garantire all’agricoltura regionale uno standard di alto profilo di ricerca e di innovazione a favore del settore, senza andare a "nutrire" grosse imprese succhia soldi.
Magari queste risorse avrebbero avuto migliore profitto se destinate a favorire una start up del nuovo, solo annunciato, Centro di Ricerca Unico Regionale. E' quanto sostiene Confagricoltura.

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Renato Galzio, primario di Neurochirurgia del San Salvatore, considerato quale il "barone della neurochirurgia" si tira fuori e si dimette.
Questa notizia consegnata direttamente nelle mani del direttore Rinaldo Tordera (nella foto), è deflagrata questa mattina come un ordigno. Fulcro della diatriba la questione della Neurochirurgia di Avezzano, chiusa per mancanza di personale: ma solo temporaneamente, come si è affrettato Tordera a precisare, viste anche le tanti e giustificati interessamenti provenienti dalla politica marsicana e non solo. Ma la questione è già rientrata.

Intanto è giunto un comunicato congiunto tra Tordera e Galzio, stilato dopo l'incontro: pace è fatta, dunque. Tra gli interventi a favore del ripensamento di Galzio, quelli di Emilio Iampieri, consigliere regionale di Forza Italia e di Maurizio Di Nicola, consigliere regionale di Centro Democratico.

Un dato di fatto è tangibile, comunque sia andata la vicenda: soprattutto da parte dell'ospedale aquilano, che malgrado abbia un'utenza inferiore rispetto all'ospedale di Avezzano, continua ad essere perpetuata la cattiva consuetudine delle spoliazioni a sfavore del nosocomio avezzanese e marsicano, che serve un ampio bacino anche di fuori regione, accrescendo notevolmente i numeri dei pazienti nel periodo estivo.

 

ospedale

6.500 sacche di sangue l’anno, e 400 trattamenti di medicina rigenerativa di tessuti ossei per il centro trasfusionale dell’ospedale di Avezzano che, da alcuni giorni, è tornato nei locali ristrutturati e messi in sicurezza dopo un anno di temporaneo trasloco in un’altra ala dell’ospedale. I lavori, con cui sono stati rivisti anche gli spazi interni per migliorare l’attività del servizio, prevedono percorsi ancora più definiti, in linea con la normativa, per i donatori. Quest’ultimi, grazie al nuovo assetto dei locali, dal momento dell’ingresso fino alla donazione seguiranno un ordine preciso nelle operazioni di donazione: dalla compilazione dei moduli, alla visita sulle condizioni di salute, fino al prelievo di sangue e alla successiva pausa in sala-ristoro dove il volontario consuma la colazione e recupera energie. L’adeguamento dei locali, pertanto, permetterà di donare il sangue nelle migliori condizioni logistiche, con vantaggi notevoli anche per gli operatori sanitari.