Cronaca

CHIETI SCALO: INCIDENTE MORTALE IN MOTO

- Lo schianto, la moto in fiamme, gli inutili tentativi di rianimazione. Gianluca D’Emilio, pescarese di 52 anni, è morto in ospedale
subito dopo l’incidente stradale avvenuto ieri notte sul ponte della statale 81, a Chieti Scalo. In base ai primissimi rilievi, per cause in corso di
accertamento, il motociclista – sembra che viaggiasse da Villanova in direzione del policlinico – ed è caduto da solo. Subito dopo l’impatto, la moto è
andata in fiamme. D’Emilio non ha riportato ustioni, ma gravissimi traumi,soprattutto alla testa. A lanciare l’allarme è stato un automobilista.Sul posto si
sono precipitati gli operatori del 118, i vigili del fuoco del comando provinciale di via Masci e la polizia. Il tratto in cui è avvenuto l’incidente è stato
chiuso al traffico per consentire le varie operazioni.

autostrada a14

PESCARA: CAUSA INCIDENTE PROBLEMI DI VIABILITA'

- Poco dopo le ore 18, a causa di un incidente stradale avvenuto sulla A14 Bologna-Taranto al Km. 402, è stato temporaneamente chiuso il tratto compreso
tra Lanciano e Pescara sud in direzione Pescara. Sono rimasti coinvolti un mezzo pesante, un furgone e un’autovettura.Il Tir dopo che si è ribaltato si è
messo di traverso ed ha occupato l'intera carreggiata.Sul posto sono arrivati i soccorsi e meccanici, i vigili del cuoco, le pattuglie della polizia stradale
ed il personale della Direzione 7° tronco di Pescara di Autostrade per l’Italia.
AGGIORNAMENTI. Alle ore 19,45 circa, è stato riaperto il tratto compreso tra Lanciano e Pescara sud verso Pescara. Attualmente, il traffico transita su una
corsia e si registrano 5 km di coda in direzione Pescara.

pescara municipio 110812 rep 03

PESCARA: INCHIESTA "TANA DELLE TIGRI"

- Nuovi provvedimenti giudiziari nelle indagini sulla mala gestio del settore “Lavori pubblici” del Comune. Il giudice per le indagini preliminari del
tribunale, Fabrizio Cingolani,su richiesta della Procura, ha disposto la misura cautelare interdittiva del divieto di contrattare con la pubblica
amministrazione, per un anno, a carico della società riconducibile a Vincenzo De Leonibus, l’imprenditore accusato di corruzione ed attualmente agli arresti
domiciliari nell'inchiesta denominata "Tana delle tigri".Il provvedimento,si legge in una nota della guardia di finanza, "scaturisce dall’accertata
responsabilità per illecito amministrativo, in relazione alla commissione, da parte dell’allora rappresentante legale, di delitti consumati dallo stesso
nell’interesse e a vantaggio della società".