Cronaca

fucino bis

AVEZZANO: A FUCINO CAMBIO ORARI DEI TURNI

- Bollino rosso in tutta Italia eppure c’è chi è costretto inevitabilmente a lavorare sotto il sole cocente, i braccianti e i lavoratori edili, da sempre
le categorie più a rischio.Nella Piana del Fucino in queste settimane i lavori agricoli sono al culmine della loro stagione:e sono migliaia anche i
braccianti stagionali di origine extracomunitaria – che arrivano in genere a maggio e ripartono a ottobre -impegnati nella raccolta dei prodotti.
La ‘difesa’ in questi giorni parte dai turni di lavoro che iniziano alle 4 di mattina e finiscono alle 11.Il secondo step della giornata di un bracciante
si ha poi dalle 18 fino alle 22, quando vengono azionati gli irrigatori; nelle ore più calde gli operai che hanno ancora ore lavorative le passano nei
magazzini al fresco.

pneumatici

PRATOLA PELINA: ROGO IN AUTOFFICINA

- 100 pneumatici e 3 carcasse di auto in fiamme. È questo il bilancio dell’incendio divampato dopo le 5 di questa mattina nell’autofficina di demolizione
in località Santa Brigida a Pratola Peligna.Ad allertare il centralino dei Vigili del Fuoco sul numero di emergenza è stato il custode della struttura che
si è accorto del rumore delle fiamme e della lunga colonna di fumo, notata anche nel centro abitato di Sulmona.I pompieri sono intervenuti tempestivamente
e hanno subito contenuto il rogo. Sull’origine dolosa dell’incendio ci sarebbero comunque pochi dubbi,tant’è che sul posto sono anche intervenuti i
Carabinieri di Pratola Peligna per svolgere i primi accertamenti.

avvocati tribunale

PESCASSEROLI: FINTA GRAVIDANZA

- Nove mesi di reclusione, 5mila euro di provvisionale, risarcimento da liquidare in sede civile e pagamento delle spese processuali. E’ questa la pena
comminata dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, ad una donna di mezz’età originaria di Pescasseroli, finita alla sbarra
per il reato di atti persecutori nei confronti di un agente di polizia penitenziaria che aveva conosciuto in un sito d’incontri on line. I due, lui
originario di Sulmona e in servizio a Parma e lei di Pescasseroli, si erano scoperti in una chat di incontri on line. Dopo circa due mesi di conoscenza
virtuale avevano deciso di vedersi di persona. Dall’incontro, ne scaturì una breve frequentazione di circa 20 giorni. Una storia lampo che, per volere
dell’uomo, non era approdata in qualcosa di più solido L’imputata, non accettando il rifiuto, avrebbe iniziato a quel punto l’escalation di condotte
vessatorie, fingendosi perfino incinta pur di convincere l’agente a tornare sui propri passi.