Cronaca

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AVEZZANO: SPACCIO DI HASHISH E COCAINA

- 18 rinvii a giudizio con l’accusa di spaccio di hashish e cocaina ad Avezzano. Coinvolti ragazzi e giovanissimi a seguito di due inchieste distinte.
Gli episodi di spaccio sono risalenti a un periodo che va dal 2020 al 2021, i fornitori erano soprattutto studenti e le cessioni avvenivano nei pressi della stazione di Avezzano o nella zona di piazza Matteotti. Il gip Daria Lombardi, ha deciso di mandare a processo 11 imputati, con il dibattimento che inizierà il 13 giugno davanti al giudice monocratico Francesca D’Orazio. Si tratta di un italiano e 10 magrebini. Il gip Mario Cervellino, ha invece rinviato a giudizio sette marocchini, per spaccio nei paesi limitrofi.

 

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TERAMO: FAMIGLIA A GIUDIZIO

- Non ha retto al voto di povertà, e di fronte alle necessità materiali della vita si è visto costretto a richiedere il reddito di cittadinanza pur essendo un frate. Nulla di male se non fosse che dai controlli è risultato che padre Giuseppe, 32 anni, quel sostegno economico ormai abolito lo avrebbe percepito indebitamente. E con lui anche i suoi genitori entrambi 57enni, loro invece percettori della pensione di cittadinanza, tutti e tre, ieri, rinviati a giudizio dal gup Marco Procaccini proprio per questa accusa prevista dal decreto legislativo 4 del 2019.

teramo prefettura 110313 rep 10

TERAMO: IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E FALSI PERMESSI SOGGIORNO, 44 DENUNCE

- Al termine di un’articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo, sono stati denunciati 44 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di reati connessi alla commissione di truffe ai danni dello Stato, al reimpiego di proventi illeciti e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’inchiesta ha consentito di ricostruire un complesso disegno criminoso gestito da un faccendiere, individuato come amministratore di fatto di società formalmente intestate a prestanome, il quale, avvalendosi della collaborazione di professionisti contabili e del lavoro operanti nella provincia di Teramo, avrebbe ideato e messo in atto un sistema fraudolento, finalizzato all’acquisizione di erogazioni pubbliche non dovute, al rilascio irregolare di permessi di soggiorno e all’ottenimento indebito di pene alternative alla reclusione in carcere.