Cronaca

 

casello autostradale
A14: CHIUSURE NOTTURNE CASELLO DI LANCIANO

– Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire attività nell’ambito dei lavori di sostituzione di un portale e per lavori di pavimentazione, sarà chiusa la stazione di Lanciano, nei seguenti giorni e con le seguenti modalità:
-dalle 22:00 di giovedì 25 alle 5:00 di venerdì 26 maggio, in entrata verso Pescara; -dalle 22:00 di venerdì 26 alle 5:00 di sabato 27 maggio, in entrata verso Pescara e in uscita per chi proviene da Bari; -dalle 22:00 di sabato 27 alle 5:00 di domenica 28 maggio, in uscita per chi proviene da Bari.In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni: in entrata verso Pescara: Ortona; in uscita per chi proviene da Bari: Val di Sangro.

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L’ORSA AMARENA AVVISTATA A VILLALAGO: IL SINDACO DISPONE DIVIETI

- Niente macchine, fari, cibo e foto: sono bastati i primi avvistamenti dell’orsa Amarena, la mamma di Juan Carrito, il plantigrado investito e ucciso da un’auto lo scorso 25 gennaio sulla statale, per far scattare l’ordinanza a tutela della fauna selvatica a Villalago.Per tale motivo,il sindaco, Fernando Gatta, ha istituito con apposito provvedimento il divieto di transito assoluto, sia veicolare che pedonale, lungo la pista forestale che collega l’abitato del paese con la località Macchia di Rose ad esclusione dei residenti e delle ditte autorizzate per lavoro, e divieto di circolazione e transito anche per la strada panoramica ‘Quarta Avanti’.

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FARA SAN MARTINO:MORI’ COLPITA DA UN MASSO,4 CONDANNE E UN’ ASSOLUZIONE

– Si è concluso con 4 condanne e un’assoluzione il processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Chieti, Maurizio Sacco, per la morte di Sandra Zanchini, la turista di Ravenna deceduta a 56 anni a causa delle lesioni provocatele da un frammento di roccia che la colpì alla testa lungo il sentiero per le Gole di Fara San Martino il 22 giugno del 2019: la morte avvenne in ospedale a Pescara il 2 luglio.Condannati a un 1 anno e 4 mesi di reclusione l’ex sindaco di Fara San Martino, Carlo De Vitis, l’allora responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune, Enrico Del Pizzo, Claudio D’Emilio, all’epoca legale rappresentante dell’ente Parco nazionale della Majella,e Luciano Di Martino, direttore facente funzione all’epoca dell’Ente parco.Assolto perché il fatto non costituisce reato Simone Barletta, accompagnatore dell’escursione guidata.