Cronaca

ORSOGNA: IL PIGIAMA PRENDE FUOCO

- Il suo pigiama va a fuoco dopo che lui aveva usato il phon per scaldarsi. Così un anziano è ora ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale di Cesena, con ustioni sul 40% del corpo. È accaduto ieri mattina in un’abitazione nel centro di Orsogna, dove Vittorio D’Alleva, 88 anni, vive insieme alle figlie. L’uomo pare stesse utilizzando l’asciugacapelli per scaldarsi le gambe. Ma quello che poteva sembrare una semplice operazione per contrastare le basse temperature, si è trasformato in un grave incidente. L’uomo, infatti, indossava un pigiama in tessuto sintetico che ha preso fuoco. L’88enne è stato condotto con l\'eliambulanza prima all’ospedale Santissima Annunziata di Chieti, dove ha ricevuto le prime cure, ma le sue condizioni, particolarmente gravi, hanno fatto propendere i medici per il trasferimento in un centro specializzato.

carabinieri quattro

PESCARA: VIOLAZIONE DIVIETO

- Gli agenti della Volante hanno arrestato una donna slovacca di 41 anni, per aver violato il provvedimento del divieto di avvicinamento nei confronti di un anziano per il quale aveva svolto l’attività di badante. I familiari della vittima avevano richiesto l’intervento della Polizia perché la donna, violando la prescrizione, era entrata in casa dello stesso. La 41enne si sarebbe resa protagonista di violenza fisica e sopraffazioni, e avrebbe addirittura approfittato della vulnerabilità nei confronti del suo assistito, per carpirgli somme di denaro, pertanto era stata data esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento disposta dal Gip presso il Tribunale di Pescara.

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AVEZZANO: DONNA MORTA IN OSPEDALE, OGGI L\' AUTOPSIA

- La Procura di Avezzano ha iscritto nella lista degli indagati il figlio della 79enne deceduta nell’ospedale di Avezzano, e ha disposto anche l’autopsia della donna. Dal passato del figlio di Luisa Scognamiglio, 79 anni, di Avezzano, morta all’ospedale in circostanze sospette, emergono infatti violenze psicologiche e fisiche sulla mamma, vecchie denunce e una condanna. In passato è finito sotto accusa per ripetuti maltrattamenti alla donna. «Spesso, diventava prepotente e violento: la insultava, la minacciava, rompeva tutto quello che gli capitava a tiro in casa: insomma aveva ridotto la donna in uno stato continuo di paura», raccontano i vicini.   Il figlio era finito a processo - la prima volta per ripetuti maltrattamenti e minacce alla madre tra il 2003 e il 2009, ma è stato assolto per intervenuta prescrizione. Non contento ha pero\' continuato nel suo atteggiamento violento nei confronti della donna e così tra il 2015 e il 2016 fu di nuovo denunciato e processato. Il tribunale di Avezzano lo ha poi condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione che poi in appello la pena è stata ridotta a un anno e dieci mesi.