Cronaca

roseto spiaggia cologna

ROSETO DEGLI ABRUZZI: MUORE MORSO DA UNO SQUALO

- Un turista italiano è morto in Colombia per le ferite riportate in seguito all’attacco di uno squalo. L’incidente, è avvenuto nell’arcipelago colombiano di San Andrés, nel Mar dei Caraibi. L’uomo, Antonio Straccialini, 56 anni, di Roseto Degli Abruzzi, stava nuotando nei pressi di una scogliera poco frequentata dai bagnanti quando è stato improvvisamente morso dall’animale. Alcune persone, richiamate dalle urla, sono accorse riuscendo a recuperarlo dopo che, a fatica, aveva raggiunto gli scogli. Ricoverato in ospedale, il 56enne è morto poco dopo per dissanguamento.

canadairMAGLIANO DE' MARSI: RIPARTE L'INCENDIO

- Torna a bruciare l’area tra Magliano de’ Marsi e Scurcola Marsicana. Solo 4 giorni fa si era sviluppato il primo incendio che aveva fatto preoccupare le due amministrazioni comunali. Per ore i vigili del fuoco e i volontari della protezione civile di Magliano de’ Marsi e Tagliacozzo avevano lavorato per spegnere le fiamme coadiuvati anche dai canadair. Ma nella tarda mattinata di oggi, si è ricominciato a vedere il fumo provenire da quell’area e subito è scattato l’intervento dei vigili del fuoco, dei volontari della protezione civile e di tanti cittadini che si sono messi al lavoro per cercare di evitare che le fiamme si propagassero a causa del forte vento.

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PESCARA: PM CHIEDE 22 MESI PER D'AMARIO E ALTRI 3

- «Questa è una storia organizzata a tavolino e ne erano tutti consapevoli gli odierni imputati: a partire dal direttore generale della Asl, Claudio D'Amario, dal rup Luigi Lauriola, dal dirigente tecnico della Asl, Vincenzo Lo Mele, e poi il proprietario, Ernanio Cetrullo che doveva piazzare un immobile fatiscente». È uno dei passaggi della requisitoria del pm Luca Sciarretta che ieri ha concluso chiedendo la condanna a un anno e 10 mesi di reclusione per tutti e 4 i protagonisti di quella compravendita (nel 2015) del “palazzo d'oro” della Asl di Pescara di via Rigopiano (accusati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà nella scelta del contraente e truffa) che avrebbe dovuto ospitare gli uffici amministrativi dell’azienda sanitaria pescarese.