Cronaca

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GRAN SASSO: SOCCORRITORI SFIDANO NEBBIA E RAFFICHE DI VENTO

– Per soccorrere uno sciatore infortunato sul Corno Grande, sul massiccio del Gran Sasso, hanno sfidato una fitta nebbia e fortissime raffiche di vento, che non hanno consentito agli elicotteri di decollare né dall’aeroporto di L’Aquila né da quello di Pescara. Protagonisti di questo delicato intervento sono stati oggi pomeriggio i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese, la squadra della Guardia di Finanza, il Nono Reggimento Alpini e due medici rianimatori. La complessa macchina dei soccorsi è scattata oggi pomeriggio, appena la centrale del 118 ha ricevuto una richiesta di intervento da parte di uno sciatore per soccorrere l’amico infortunato.

 

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CARO CARBURANTE, TAGLIO ACCISE 8.5 CENT.:“UN’ELEMOSINA, RIDICOLA PRESA IN GIRO”

– Taglio delle accise sui carburanti di 8,5 centesimi per un mese: lo prevede, sulla base di una norma in vigore dal 2007, la bozza di decreto ministeriale Mef-Mite che introduce la riduzione “fino al trentesimo giorno” dalla data di pubblicazione del decreto, delle accise su “benzina, oli da gas, gasolio, gas di petrolio liquefatti (GPL)”, usati come carburante. “Una vergogna! Se la riduzione fosse confermata si tratterebbe di una presa in giro degli italiani. Una beffa e un insulto per chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese. Ma soprattutto un calo che non servirà a bloccare le speculazioni in corso” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “In pratica, conteggiando anche l’Iva al 22%, i prezzi si ridurrebbero di poco più di 10 cent, 10,37 cent, ossia, prendendo gli ultimi dati ufficiali del Mite, secondo i quali la benzina in modalità self service viene venduta in media a 2,185 euro al litro e il gasolio 2,155 euro al litro, i carburanti non scenderebbero nemmeno sotto i 2 euro, né la benzina che arriverebbe a 2,081 euro né il gasolio che si attesterebbe a 2,051 euro. Per il servito, ovviamente, sarebbe ancora peggio. Insomma, si tratta di un’elemosina”, conclude Dona.

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COMUNICATO STAMPA MARIANNA SCOCCIA E DINO PEPE

 

- Quest’ oggi in Commissione Vigilanza, su mia richiesta e del collega Dino Pepe , è stato audito il Commissario del Consorzio di Bonifica Aterno Sagittario Adelina Pietroleonardo in riferimento al procedimento di gara per lo sfruttamento energetico delle acque fluenti nelle condotte consortili nel bacino idrografico Aterno-Pescara, indetto a seguito della  Delibera n. 7 dell’11.01.2022 a firma dello stesso Commissario Regionale del Consorzio. In qualità di relatore, con il collega Pepe, ho espresso numerose perplessità sul progetto di sfruttamento energetico delle acque, di fatti, lo stesso prevede che vengano turbinate le acque di supero della derivazione irrigua pari a 1.080 l/s, per una portata media annua di 500 l/s. Considerato che tale portata equivale al 100% della derivazione e che dopo i due salti energetici l’acqua viene direttamente restituita nel fiume Aterno, ne consegue che nemmeno un litro può essere utilizzato ai fini irrigui. Questo significa che non si realizza la condizione che tali usi diversi debbano comportare la restituzione nel medesimo sistema dei canali e cavi consortili di una portata non inferiore all'80 percento delle acque derivate e che la qualità e che la quantità della risorsa restituita sia compatibile con le successive utilizzazioni irrigue. Tale presupposto determina una errata valutazione della producibilità nei 2 impianti, alterando le previsioni indicate nel piano economico-finanziario dell’intervento che determinano la convenienza dell’intervento. In conclusione i progetti dei 2 impianti ( lotto 1 e 2) non hanno i requisiti tecnici e giuridici per essere realizzati. Alle precise e puntuali riserve avanzate da noi componenti della Commissione il Commissario regionale, nonostante informata dell’argomento in trattazione inserito all’ordine del giorno, ha fornito risposte scarne e che per nulla ci hanno soddisfatto ma anzi, hanno lasciato trasparire una profonda mancanza di metodo e conoscenza della materia oggetto dell’audizione. A riprova della mancanza di metodo c’è la mancata comunicazione della Delibera adottata alla consulta che, benché un organo non vincolante, avrebbe comunque fornito un prezioso parere. A causa di questo modus operandi i consorziati, oramai stanchi di questa gestione inadeguata, non vengono assolutamente tutelati. Saremo al fianco degli agricoltori, invieremo una nota alle associazioni di categoria, al Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo e all’Assessore Imprudente ,affinché ,nei limiti delle loro possibilità ,pongano in essere azioni utili per revocare tale provvedimento.