Cronaca

rotatoria

BUSSI/POPOLI: ROTATORIA PERICOLOSA???

- In una lettera inviata al Presidente della Regione Marco Marsilio, al Prefetti di Pescara, al responsabile dell’Anas Trasporti e Infrastrutture della Regione Abruzzo, e per conoscenza ai sindaci di Bussi, Popoli e Torre de’ Passeri, oltre 70 cittadini della zona denunciano la pericolosità della rotatoria realizzata recentemente all’uscita del casello autostradale di Bussi Popoli.  I cittadini denunciano nella missiva che: “Nonostante siano stati segnalati negli ultimi due anni i problemi di sicurezza, oggi nel tentativo di risolverli con una rotatoria, permane ancora il problema del pericolo in uscita dal casello autostradale di Bussi Popoli”. Malgrado la realizzazione della rotatoria infatti ,viene rilevato che uscendo dal casello, i veicoli vengono immessi all’interno della rotonda sulla Tiburtina, con scarsa visibilità dal lato di arrivo delle auto che percorrono la rotonda anche a causa del guardrail e delle tabelle di segnalazione che ostacolano la visuale in fase di uscita dal Casello.

 

pescara tribunale

PESCARA: ADOZIONE DEL PICCOLO MAXIM, ASSOLTI MADRE E MEDICO

- A distanza di quasi otto anni arriva a conclusione, con due assoluzioni e una prescrizione del reato, il processo per i presunti falsi, dichiarati dagli imputati nelle varie certificazioni necessarie per completare l’iter relativo all’adozione del piccolo Maxim, il bimbo di 5 anni, di origine russa, che la notte tra il 17 e il 18 luglio del 2014 venne ucciso dal padre adottivo, Massimo Maravalle, un tecnico informatico affetto da disturbo psicotico atipico e per quel motivo non punibile. In questo processo, corollario al delitto del piccolo Maxim, originariamente erano imputati in 4: Maravalle; sua moglie, l’avv. Patrizia Silvestri, e due medici: quello di famiglia, Fabio Panzieri, e la dottoressa della Asl, Giuliana Iachini.

 

asilo nido

TERAMO: ANOMALIE SU UN APPALTO

- Tre dipendenti comunali - un dirigente, un tecnico e un ex dirigente - oltre a due rappresentanti legali di due società sono indagati per un appalto da 2 milioni di euro, nella costruzione di un asilo comunale ultimata l'anno scorso. Per i cinque la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e truffa in danno dello Stato. L'appalto del Comune risale al 2016 e, secondo una nota, dalle indagini di polizia giudiziaria eseguite dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Teramo, sarebbero emerse "innumerevoli anomalie" riscontrate nella gestione della gara di appalto.