Cronaca

finanza 02 controlli fiscali 3m13s rep 08

CHIETI: SCOPERTA MAXI FRODE DA 1 MILIONE 400MILA EURO

-Il Comando Provinciale della G.d.F. di Chieti ha deferito alla Procura della Repubblica locale, tre soggetti presunti responsabili, a vario titolo, di
reati di natura tributaria e dell’indebita percezione di finanziamenti pubblici. Nello specifico, in esito ad un’attività info-investigativa sono risaliti
ad una società di capitali (rappresentata da una 52enne aquilana risultata una “testa di legno”), apparentemente con sede nel territorio teatino ed operante
nel settore delle attività di pulizia specializzata di edifici ed impianti, che ha acquisito ingenti finanziamenti pubblici quantificati complessivamente
in 1 milione e 400 mila euro. L’indagine delle Fiamme Gialle – ha permesso di accertare che la società di capitali (amministrata da un aquilano di 60 anni)
ha simulato, attraverso la falsificazione di bilanci pregressi, il possesso dei requisiti necessari per conseguire delle agevolazioni su due distinte linee
di finanziamento: la prima di 656 mila euro, erogata dalla società SIMEST S.p.a. – impresa a supporto dell’internazionalizzazione delle aziende italiane –
la seconda, di oltre 720 mila euro, assegnata da istituti di credito richiedenti la garanzia della Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale S.p.a.,
riguardante le imprese compromesse dall’emergenza da COVID-19.

cocaina

L’AQUILA: COCAINA IN SALOTTO E DENARO DENTRO IL CUSCINO, ARRESTATO 23ENNE

– Un’ingente quantità di cocaina è stata rinvenuta nell’abitazione di un 23enne di origine straniera,poi arrestato dai militari di Sassa.La pattuglia aveva
notato un’utilitaria grigia procedere tra le strade di Sassa. Alla vista dei militari, la piccola auto ha accelerato, ma è stata raggiunta e fermata. A
bordo il solo conducente, che appare decisamente nervoso all’atto del controllo.E sono stati proprio il nervosismo e la voce tremante ad averlo tradirlo.
I carabinieri hanno perquisito il giovane e l’auto e sono saltate fuori oltre 10 dosi di cocaina e alcune centinaia di euro.Subito dopo le ricerche sono
state estese all’abitazione del 23enne, dove i militari hanno trovato altre 40 dosi di cocaina e nascosto nella federa del cuscino, invece, altro denaro in
contante. Per il giovane è quindi scattato l’arresto in flagranza per detenzione di cocaina ai fini di spaccio.

teramo tribunale

TERAMO: UCCISE IL PADRE CON 92 COLTELLATE

- Per un’ora e mezzo Francesco Di Rocco, si racconta in aula riannodando i fili della memoria: da quella sera in cui ha sferrato 92 coltellate al padre
perché «non ci ho visto più dopo una vita di violenze» agli ultimi trent’anni «che, mi creda, signor giudice, è come se fossi stato agli arresti domiciliari
con quel padre che non mi permetteva di fare niente». Il 50enne studente universitario fuori corso di veterinaria parla da imputato davanti ai giudici della
Corte d’assise, chiamati a giudicarlo per l’omicidio del padre Mario, 83enne capostazione in pensione, sin dalla prima confessione descritto come «padre
padrone». «Quella sera stavo guardando la televisione che avevo il permesso di vedere solo fino a mezzanotte», risponde alle domande del pm Monia Di Marco,
«lui con il suo solito modo imperioso mi ha detto di togliere gli adesivi dall’insalatiera. Gli ho detto finisco di vedere e lo faccio. È tornato una
seconda volta e mi ha urlato “levali subito, altrimenti tolgo la corrente e ti butto via di casa”. A quel punto non ho capito più niente. Dopo 45 anni di
violenze sono impazzito, ho capito che per lui non ero mai stato un figlio ma un oggetto». E allora la spinta a terra, il coltello preso dalla credenza e
quei 92 fendenti sferrati soprattutto al volto. «Ho preso il coltello per dargli una lezione», continua, «volevo fargli fare 3, 4 mesi di ospedale. Non
volevo uccidere».