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Dopo il flop del premio internazionale D'Angiò (praticamente una "passerella"), molti cittadini avezzanesi riferiscono di non capire il motivo per cui tale manifestazione debba essere svolta ad Avezzano, laddove anche il sindaco di Scurcola ha rivendicato la stessa come "sua". Forse si capisce perché, in quanto il comune di Avezzano ha stanziato un contributo di 15mila euro (a nostro avviso inappropriato, poiché una manifestazione del genere nulla porta ad una città come Avezzano), contro i mille – duemila euro, di norma che il comune di Scurcola destinava a tale evento. Non sapevamo che il comune di Avezzano è diventato una cuccagna per molti e per altri assolutamente no. Giriamo tale considerazione al nuovo sindaco De Angelis, che quando era assessore della giunta Di Pangrazio ha sperperato fondi per inutili manifestazioni.

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Sembrerebbe ormai certo che il nuovo consiglio comunale di Avezzano sarà a maggioranza della coalizione di Di Pangrazio, considerato anche il pronunciamento di ieri da parte della commissione elettorale del comune di Maddaloni, in provincia di Caserta, sull'applicazione dell'ANATRA ZOPPA. Quindi, su parere del ministero degli interni che aveva anche assegnato alla coalizione Di Pangrazio la maggioranza dei consiglieri comunali eletti, al di là delle interpretazioni creative e fantasiose, espresse da alcuni pronunciamenti del consiglio di stato, applicate dal presidente Forgillo, in merito alle elezioni di Avezzano, anche questo pronunciamento dopo quello del comune di Lecce, lascia ben sperare la coalizione Di Pangrazio e tiene sulle spine quella di De Angelis, che sarebbe un sindaco senza maggioranza. 

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di Germana D'Orazio

Sembra proprio che sia in crisi il nuovo sindaco. Infatti, mentre all'Aquila è stata varata la nuova giunta, ad Avezzano, sembrano tutti impantanati (e non poteva essere altrimenti, visti i vari personaggi che compongono l'amministrazione De Angelis). Veti incrociati, consiglieri trombati che vorrebbero rientrare, nominando assessori gli eletti al consiglio e interessi di vario genere hanno impedito, fino ad ora, il varo della nuova giunta. Oltre alle grane, che abbiamo più volte evidenziato, sembrano prendere corpo altre situazioni poco chiare, cioé, dopo la nomina di Roberto Alfatti Appetiti quale portavoce del sindaco, quella di Claudio Tonelli a capo di gabinetto, già con lo stesso incarico nella giunta Floris, indagato per corruzione, concussione e turbata libertà degli incanti, nonché un contratto di consulenza per l'aquilano Piero Carducci, attualmente dipendente dell'azienda di De Angelis, che per 4 anni ha percepito lauti compensi dalla giunta Di Pangrazio; ciò sarebbe un dietrofront del sindaco De Angelis, su quanto affermato in campagna elettorale.