Cronaca

lanciano

Circa 1500 studenti delle scuole di Lanciano, elementari e medie, costretti a far lezione al gelo. In ritardo i lavori di manutenzione agli impianti.

La causa del disagio, che durerà ancora per qualche giorno, è il ritardo nella gara di appalto per la manutenzione e gestione dei caloriferi. Termosifoni spenti pertanto alle elementari Rocco Carabba e Olmo di Riccio e le medie Umberto I, D’Annunzio e Mazzini. Il disservizio ha riguardato tutti gli altri uffici e edifici comunali, compreso il tribunale, mentre le scuole superiori di competenza della Provincia sono state regolarmente riscaldate.

teramo duomo 110313 rep 02

Teramo, (AdnKronos) - E che i rapporti tra Curia e amministrazione comunale

non siano idilliaci viene confermato anche dal sindaco Gabriele

Minosse: "per la chiesa di Padula -spiega all''Adnkronos- la competenza

dell''intervento è della Curia. L''amministrazione comunale ha

predisposto e presentato ai tecnici della Curia un progetto di

''Salvaguardia del bene'' già 6 mesi fa appena è crollato il tetto. Un

ultimo incontro tra i tecnici del comune e della Curia c''è stato una

settimana fa. Hanno chiesto che il comune rilasciasse una

dichiarazione di agibilità della chiesa a conclusione dei lavori. Una

richiesta priva di fondamento in quanto quello proposto è solo un

intervento di salvaguardia per evitare che il bene si deteriori. I

tecnici del comune -sottolinea il sindaco- sono andati via sentendosi

presi in giro. Penso di aver fatto quanto di mia competenza. A questo

punto ognuno deve assumersi le proprie responsabilità".

Più conciliante la posizione del vescovo di Teramo, Monsignor Lorenzo

Leuzzi: ''''Da quel che ho capito -spiega all''Adnkronos- è in cantiere

la messa in sicurezza del santuario. Stiamo seguendo tutto quanto, c''è

la volontà di risolvere la questione. Per quanto mi riguarda sono

pronto ad incontrare la comunità''''. Ad ogni modo, ribadisce comunque

il vescovo in maniera sibillina, ''''bisognerà vedere le priorità'''' e

predisporre gli interventi ''''in base alle comunità più grandi''''. (segue)

TERREMOTO: CROLLO TETTO SANTUARIO MADONNA LAGA, PARROCCHIANI CONTRO VESCOVO E SINDACO (3)

(AdnKronos) - Come dire che trattandosi di una chiesa di montagna con

un numero di fedeli non altissimo l''intervento potrebbe essere

procastinato a favore delle parrocchie della diocesi più numerose. Una

ipotesi che non farà certo gioire i parrocchiani di Padula convinti

che i soldi destinati al santuario devono essere utilizzati per la

loro chiesa. "Noi -sottolina il parrocchiano Romeo Di Giampietro- saremo molto

vigili sull''utilizzo delle risorse pubbliche stanziate per i lavori di

ripristino della chiesa di Padula. Non permetteremo che siano

utilizzati per altri luoghi e altri scopi". Le somme stanziate per il

Santuario ammonterebbero a circa 600 mila euro. E ad avviso di un

esperto interpellato dall''Adnkronos sarebbe opportuno utilizzarli

anche per la copertura provvisoria. "Lasciare la chiesa con il tetto

aperto per tutto l''inverno -spiega- determinerebbe un ammaloramento

dell''immobile con danni alla struttura e ai muri portanti i pietra

arenaria. In pratica il rischio è che senza un intervento immediato,

oltre ai danni alle opere e ai beni religiosi custoditi all''interno

del santuario, i costi per la ristrutturazione lieviteranno

significativamente.

teramonotte

Teramo, 18 nov. - (AdnKronos) - Parrocchiani contro vescovo e sindaco.

Accade a Padula, un piccolo paesino nel cuore dei monti della Laga nel

comune di Cortino. A scatenare le ire dei cittadini l''incuria in cui è

abbandonato il Santuario della Madonna dei monti della Laga a causa

del rimballo di responsabilità tra amministrazione comunale e Curia su

chi deve effettuare gli interventi d''urgenza dopo che la primavera

scorsa è crollato il tetto di un''ala del Santuario. Nella chiesa,

inagibile dal terremoto che ha colpito l''Italia centrale due anni fa,

rischiano di rimanere danneggiati in modo irreparabile un affresco

cinquecentesco, le statue e lo stesso altare in legno se non si

interviene con una copertura provvisoria prima delle piogge e nevicate

che cadono copiose nel paesino di montagna nel periodo invernale.

"E'' dalla primavera scorsa -racconta all''Adnkronos il parrocchiano

Pietro Di Giuseppe- che chiediamo alla Curia e al sindaco di

intervenire almeno con una copertura provvisoria per superare l''invero

e poi procedere al restauro successivamente. Sappiamo che sono stati

stanziati i fondi per gli interventi ma assistiamo ad un rimballo di

responsabilità tra l''amministrazione comunale e la curia

inaccettabile. Abbiamo chiesto più volte, anche tramite il nostro

parroco, un incontro al vescovo di Teramo ma non ci ha ancora

ricevuti. A questo punto penso che faremo delle denunce ai Beni

culturali e al Commissario per la ricostruzione perchè non è possibile

che con tutti i soldi che sono stati stanziati la nostra chiesa debba

subire un danno irreparabile per l''incuria di chi avrebbe già dovuto

intervenire".