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Pubblicato: 20 Novembre 2018

Teramo, (AdnKronos) - E che i rapporti tra Curia e amministrazione comunale
non siano idilliaci viene confermato anche dal sindaco Gabriele
Minosse: "per la chiesa di Padula -spiega all''Adnkronos- la competenza
dell''intervento è della Curia. L''amministrazione comunale ha
predisposto e presentato ai tecnici della Curia un progetto di
''Salvaguardia del bene'' già 6 mesi fa appena è crollato il tetto. Un
ultimo incontro tra i tecnici del comune e della Curia c''è stato una
settimana fa. Hanno chiesto che il comune rilasciasse una
dichiarazione di agibilità della chiesa a conclusione dei lavori. Una
richiesta priva di fondamento in quanto quello proposto è solo un
intervento di salvaguardia per evitare che il bene si deteriori. I
tecnici del comune -sottolinea il sindaco- sono andati via sentendosi
presi in giro. Penso di aver fatto quanto di mia competenza. A questo
punto ognuno deve assumersi le proprie responsabilità".
Più conciliante la posizione del vescovo di Teramo, Monsignor Lorenzo
Leuzzi: ''''Da quel che ho capito -spiega all''Adnkronos- è in cantiere
la messa in sicurezza del santuario. Stiamo seguendo tutto quanto, c''è
la volontà di risolvere la questione. Per quanto mi riguarda sono
pronto ad incontrare la comunità''''. Ad ogni modo, ribadisce comunque
il vescovo in maniera sibillina, ''''bisognerà vedere le priorità'''' e
predisporre gli interventi ''''in base alle comunità più grandi''''. (segue)
TERREMOTO: CROLLO TETTO SANTUARIO MADONNA LAGA, PARROCCHIANI CONTRO VESCOVO E SINDACO (3)
(AdnKronos) - Come dire che trattandosi di una chiesa di montagna con
un numero di fedeli non altissimo l''intervento potrebbe essere
procastinato a favore delle parrocchie della diocesi più numerose. Una
ipotesi che non farà certo gioire i parrocchiani di Padula convinti
che i soldi destinati al santuario devono essere utilizzati per la
loro chiesa. "Noi -sottolina il parrocchiano Romeo Di Giampietro- saremo molto
vigili sull''utilizzo delle risorse pubbliche stanziate per i lavori di
ripristino della chiesa di Padula. Non permetteremo che siano
utilizzati per altri luoghi e altri scopi". Le somme stanziate per il
Santuario ammonterebbero a circa 600 mila euro. E ad avviso di un
esperto interpellato dall''Adnkronos sarebbe opportuno utilizzarli
anche per la copertura provvisoria. "Lasciare la chiesa con il tetto
aperto per tutto l''inverno -spiega- determinerebbe un ammaloramento
dell''immobile con danni alla struttura e ai muri portanti i pietra
arenaria. In pratica il rischio è che senza un intervento immediato,
oltre ai danni alle opere e ai beni religiosi custoditi all''interno
del santuario, i costi per la ristrutturazione lieviteranno
significativamente.