Cronaca

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L’AQUILA: INCENDIO SUL MONTE URANO

– 60 ettari di bosco distrutti, ed emergenza non ancora finita, per l’incendio scoppiato sul Monte Urano, tra Raiano e Castel di Ieri in provincia
dell’Aquila.Questa notte, quando il peggio sembrava passato, le fiamme sono tornate a divampare. Le squadre di terra, supportate dai mezzi aerei,
stanno lavorando senza sosta per contenere l’incendio e prevenirne l’espansione. La protezione civile ha predisposto tutte le misure necessarie
per proteggere le abitazioni vicine e garantire l’incolumità dei cittadini. Proseguono intanto le indagini sulla possibile natura dolosa del rogo,
o anche provocata dal passaggio delle moto da cross.

quaglieri mario

CASO QUAGLIERI: RIESAME, ECCO PERCHÉ CELLULARE E PC RESTANO SEQUESTRATI

– “Le esigenze probatorie appaiono ragionevoli e congruenti con gli elementi rappresentati. In particolare occorre verificare sui dispositivi
in uso a Quaglieri se vi siano stati contratti tra il ricorrente e la casa di cura Di Lorenzo in prossimità dell'approvazione delle delibere
favorevoli a quest’ultima, se siano circolate delle bozze o vi siano state pressioni della casa di cura riguardanti i tempi e il quantum delle
liquidazioni in favore della clinica. Tali elementi non possono infatti ritenersi meramente congetturali trovando parziale fondamento nelle già
evidenziate criticità soprattutto della delibera del 28 dicembre 2023″.Queste le motivazioni, riportate dal Messaggero, con le quali il Riesame
dell’Aquila ha respinto il ricorso dell’assessore regionale al bilancio, Mario Quaglieri, di Fdi, contro il sequestro di pc e telefonino
disposto nell’inchiesta della procura della Repubblica del capoluogo regionale, per ipotesi di reato che vanno dalla falsità in atti d’ufficio
all’abuso d’ufficio in concorso.

 

TERAMO: TRUFFE CHILOMETRI SCALATI

- Circa 253 truffe e frodi, con profitti per oltre 1 milione di euro nel commercio di auto mediante l’artificiosa riduzione dei chilometri
effettivamente percorsi da quelle poste in vendita.L’indagine eseguita dai carabinieri di Brecce Bianche ad Ancona, aveva portato all’esecuzione
di misure cautelari a Teramo,Ancona e Vicenza.Ora a distanza di 5 anni, i militari hanno eseguito anche un sequestro per confisca di beni
immobili, mobili, conti correnti e società, emesso dall’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Ancona a carico di 9 cittadini romeni
residenti nelle tre province per un valore di circa 4,3 milioni.