Cronaca

finanza 02 controlli fiscali 3m13s rep 04

GUARDIA DI FINANZA L’AQUILA: OMESSI VERSAMENTI IVA. SEQUESTRATI OLTRE 300.000 EURO E INDAGATI 4 RESPONSABILI DI UNA SOCIETA’ SPORTIVA.

Nella mattinata odierna, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno eseguito un sequestro di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per un valore di oltre € 300.000 emesso dalla locale A.G. nei confronti dei responsabili di una nota società sportiva aquilana.

La misura cautelare appena eseguita giunge al termine di articolate indagini di P.G. svolte dai finanzieri del capoluogo abruzzese delegati dalla Procura della Repubblica di L’Aquila a seguito di una segnalazione ricevuta dalla locale Agenzia delle Entrate per l’accertato omesso versamento dell’imposta sul valore aggiunto da parte della detta società.

Gli investigatori delle fiamme gialle eseguivano mirati approfondimenti di natura fiscale nei confronti della predetta impresa, accertando che quest’ultima, dopo aver convenuto con i locali Uffici Finanziari una rateizzazione dell’imposta dovuta, aveva versato solo le prime due rate del debito tributario, omettendone il pagamento della terza entro i previsti termini, così decadendo dal beneficio della dilazione. I finanziari individuavano inoltre tutti gli autori della violazione risultati essere gli esponenti di spicco degli organi decisionali della società all’epoca della commissione del reato.

I militari del Nucleo PT delegati dalla locale A.G. operavano pertanto uno dei primi sequestri disposti per effetto delle modifiche introdotte con la recente riforma dei reati tributari dell’ottobre 2015, assicurando all’Erario gli importi corrispondenti al mancato versamento dell’IVA pari, come dianzi detto, ad oltre € 300.000.

La lotta all’evasione fiscale da sempre rappresenta una delle priorità per la Guardia di Finanza che, anche attraverso forme sempre più virtuose di collaborazione con uffici giudiziari e l’Agenzia delle Entrate, è costantemente protesa a contrastare gli effetti negativi causati all’economia dall’evasione fiscale.

Comando Provinciale Guardia di Finanza                                             Telefono 086234961-08623496854

  Via Raffaele Paolucci 4, 67100 L’Aquila                                                               Fax 08623496855

COMUNICATO STAMPA

Dopo la richiesta di rinvio della seduta approvata sabato

scorso dall’assemblea dei sindaci, il Collegio dei revisori dell’Aca

si è insediato negli uffici di via Maestri del Lavoro per gli

adempimenti previsti dalla legge.

I revisori hanno provveduto alla predisposizione dell’avviso

pubblico per la ricostituzione dell’organo amministrativo, avviso

che verrà pubblicato nei prossimi giorni.

Pescara, 12 Settembre 2016

Comunicazione

Aca

tagliacozzo carabinieri 120412 rep 04

Oggi pomeriggio i militari della Stazione di Tagliacozzo e del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Tagliacozzo hanno riportato Pietro Catalano in carcere. Catalano, 48enne residente nella frazione Piccola Svizzera di Tagliacozzo, esattamente un anno fa era stato fermato dai carabinieri del Nucleo Operativo per l’omicidio di Marco Callegari. Lo scorso giugno, dopo dieci mesi di carcere, il Tribunale di Avezzano aveva sostituito all’uomo la misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari nella sua abitazione.

Il provvedimento che ha disposto la nuova carcerazione è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano, Maria Proia, su richiesta del Procuratore Capo della Procura della Repubblica, Andrea Padalino.

La causa dell’aggravio della misura è stato il comportamento tenuto da Catalano nelle ultime settimane. Come più volte segnalato dalla Stazione di Tagliacozzo, ed evidenziato nella richiesta del Procuratore, il 48enne avrebbe ripetutamente minacciato di morte il vicino di casa, avvocato di origini libiche. Venerdì scorso era stato proprio Catalano a informare i carabinieri, giunti presso la sua abitazione durante un normale controllo, del fatto che nel terrazzo del suo vicino fosse comparsa improvvisamente una bandiera dell’ISIS.